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Lemonade

Regia di Ioana Uricaru vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lemonade

di claudio1959
8 stelle

Lemonade di Ioanna Uricaru opera prima sensazionale, capace di sorprendere per l’asciuttezza del racconto e della narrazione. Mette al centro il problema dell’immigrazione in America, i rapporti di genere e i crudeli abusi di potere, con un finale aperto.

Malina Manovici, Milan Hurduc

Lemonade (2018): Malina Manovici, Milan Hurduc

Milan Hurduc

Lemonade (2018): Milan Hurduc

locandina

Lemonade (2018): locandina

Malina Manovici

Lemonade (2018): Malina Manovici

Malina Manovici, Milan Hurduc

Lemonade (2018): Malina Manovici, Milan Hurduc

Lemonade Canada /Romania 2018 la trama: Mara, una giovane madre single rumena, si trova in una cittadina degli Stati Uniti, dove si è da poco sposata con un suo ex-paziente, reduce da un infortunio sul lavoro. Fa richiesta per la green card, ma il funzionario che deve decidere se accettare o meno la sua domanda si dimostra da subito molto scettico e guardingo sulla genuinità del sentimento di Mara per il marito - al momento impotente - e dunque del suo matrimonio. La donna però è molto ottimista tanto da far arrivare il figlio in America e da vendere la loro casa in Romania, così quando il funzionario inizia a comportarsi in modo sempre più molesto ed inopportuno la situazione della donna appare senza una via d'uscita. Troverà però l'aiuto di un avvocato di origine serba. La recensione: Lemonade (in rumeno: Luna de miere) è un film drammatico rumeno diretto da Ioana Uricaru. È stato presentato nella sezione Panorama del 68° Festival Internazionale del Cinema di Berlino. La coproduzione rumeno-canadese, ambientata nello stato di New York, è stata girata a Montreal. Bellissimo film prodotto da Cristian Mungiu, neo romanziere di un bellissimo libro di memorie: Una vita romena bel libro scritto dal grande regista dedicato alla vita della nonna, editato da La nave di Teseo. Film diretto in modo solido ed asciutto da Ioanna Uricaru, al suo primo lungometraggio, aveva precedentemente diretto un episodio del film “Racconti dell’età dell’oro”. Il titolo Lemonade trae spunto da un modo di dire prettamente americano “Se la vita ti dà solo limoni, fai una limonata”. E’ una indicazione che segue Mara interpretata da una splendida Malina Manovici da me molto ammirata in passato nel bellissimo “Un padre, una figlia (Bacalaureat) un film del 2016 diretto da Cristian Mungiu. Mara è una ragazza bella e coraggiosa che si arrangia, come prima di lei hanno fatto altre immigrate dei vari paesi, in cerca del sogno di avere la Green card, per poter vivere in America. Una ragazza astuta e meticolosa oltre che dotata di una intelligenza sopra la media. Lei ha capito ogni trappola e tranello dei controlli americani, per poter acchiappare le ghiotte occasioni del sistema americano. Film diretto con grande stile algido e forte dal punto di vista narrativo, con dialoghi ben scritti e ben recitati, capaci di mettere Mara a d una prova di resistenza pur di arrivare al risultato di poter vivere nei paese dei sogni. Un film asciutto e rigoroso, con alcuni piani sequenza, che valorizzato il crudele racconto, non sembra a tratti neanche un film di finzione, ma vita realmente vissuta e combattuta. Ci parla di corruzione e degrado governativo, con un funzionario infedele e predatore sessuale, mi ha ricordato questo laido personaggio il film del 2006 di Mungiu “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni Palma d’oro a Cannes nel 2007, dove l’abortista clandestino chiedeva favori sessuali in cambio dei suoi turpi servizi. Ioanna Uricaru regista di svariati cortometraggi e lanciata da Mungiu con questo film alla Berlinale 68. Il film in apparenza semplice, ma molto rigoroso dalla prima all’ultima inquadratura in un finale sospeso. Mi è piaciuta tanto la fotografia algida del tedesco Friede Clausz. Lemonade è un film cinico, sulla sofferenza, il dolore e l’impossibilità pratica di comunicare la vera verità, basato sulla cultura del sospetto. Molto bravo l’attore croato Steve Bacic che interpreta Moji il funzionario dell’ufficio immigrazione incaricato di verificare se il matrimonio tra Mara e Daniel/Dylan Smith sia un patto di mutua convenienza e non matrimonio d’amore. Nel film ci sono molte scene girate in rumeno con i sottotitoli, ma questo non nuoce allo spettacolo anzi lo valorizza ulteriormente. Lemonade un film poco conosciuto e mal distribuito in Italia, eppure per me sfiora il capolavoro, l’ho visto perché sono un fan di Malina Manovici, ma è stato solo il pretesto, per poter vedere un film che mi ha cambiato dentro ed emozionato, come pochi film visti nella mia vita e non ne ho visti pochi. M?lina Manovici Mara Dylan Smith Daniel Steve Bacic Moji Milan Hurduc Dragos Ruxandra Maniu Aniko

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