Espandi menu
cerca
Salto nel vuoto

Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Baliverna

Baliverna

Iscritto dal 10 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 105
  • Post 4
  • Recensioni 2108
  • Playlist 26
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Salto nel vuoto

di Baliverna
6 stelle

Fratello e sorella vivono assieme, e l'aria in casa si taglia col coltello.

*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Secondo me è un film difficile da giudicare: ha indubbiamente il suo valore, ma ha anche elementi che confondono, o che forse sono sbagliati.

Il ritmo, intanto, è piuttosto lento, ma forse Bellocchio voleva così comunicare la noia della vita dei protagonisti. Solo a tratti c'è un po' di movimento. I personaggi, dal canto loro, sono abbastanza difficili da comprendere, anche se compiono una specie di cammino durante il film. All'inizio sembra che la malata di mente sia solo lei, ma a poco a poco il fratello rivela progressivi accenti di follia, dapprima repressa, poi lasciata quasi a piede libero. Ma alla fine sembra rientrare nella stessa falsa normalità di prima.... In ogni caso, il più matto dei due è forse lui, e probabilmente è lui che ha lentamente spinto la sorella nella follia. Almeno da parte del fratello, infatti, vi è un indubbio sentimento incestuoso, che si esprime in un'acre gelosia verso tutti, compresa la domestica e il bambino. Qualcuno forse interpreta il suo fastidio come disprezzo di classe, ma io ci vedo una chiara gelosia incestuosa e rabbiosa. Con la moglie, invece, è molto più tiepido e la trascura alquanto...

La recitazione dei due mi ha lasciato confuso, ma se lei mi è sembrata accettabile come malata di nervi o di mente, lui a tratti mi sembra assurdo. Ad esempio quando viene il balordo, interpretato da Placido, con due scassinatori a svaligiare la casa: prima si nasconde, si fa vedere dai ladri, ma non accenna a opporvisi, e si rintana di nuovo nel ripostiglio.... Questa sequenza mi è sembrata inverosimile e mal posta. L'unico attore che mi ha convinto appieno, come recitazione e personaggio, è stato Michele Placido (tranne la scena in cui piscia sul tavolo...).

In generale, Bellocchio torna ai temi e alla rabbia de “I pugni in tasca”, con i suoi nuclei familiari malati, marci, dove i personaggi scarrocciano a tratti nella follia, o vi sono sempre dentro, ma la nascondono. L'atmosfera in casa è sempre pesante, e la depressione sembra essere il sottofondo della pazzia; certe scene di odio e di rancore, certi scatti di rabbia mi hanno proprio ricordato il film del '66, che pure vidi molti anni fa.

Che dire, in generale? La mando di un vero regista al volante ce la vedo, ma scorgo pure alcuni sbandamenti in curva e qualche specchietto rotto, forse per il desiderio di osare tanto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati