Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
due fratelli, una grande casa, una roma estiva. la casa di tanto in tanto si riempie dei fantasmi del passato dei tue fratelli. uno con più problemi dell'altra. il fratello che ha fatto venire i problemi alla sorella. trattandola come una bambina ritardata, rinchiudendola in quell'appartamento con l'unica compagnia di una donna che fa i lavori e del di lei figlio che trotterella in giro per casa causando attacchi isterici nel fratello. il fratello, un giudice, è talmente convinto del disagio della sorella, che addirittura le fa incontrare uno spostato attore di strada per... un ottimo tour de force dove attori e regista collaborano alla perfezione per permettere allo spettatore un coinvolgimento totale, anche se visto a tratti e a distanza di giorni. sintonia pura dove già mi vedo bellocchio che corre dietro a piccoli e a mostrargli i gesti, le smorfie e le capriole che voleva da lui. e piccoli che è attore di dimensioni incontestabili, da camaleonte ha creato un personaggio a tratti sgradevole nella sua codardia e nel suo isolamento sempre più alienante. meravigliosa a proposito la scena dove affronta placido nel salotto di casa facendosi coinvolgere dalla rabbia a tal punto che si spinge fino a prenderlo per il bavero del giubbotto, ma ritirandosi prontamento ad un accenno di risposta di placido. quando poi la sorella apre la porta, piccoli si arresta e fugge. siamo in zona attoriale a cui solo la reveranza del silenzio può rendere giustizia, e che solo la televisione e la solitudine di una visione notturna può gratificare appieno. a questo proposito tanto per rendere omaggio ad un grande del cinema italiano, chapeau a caprioli che lo doppia.
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