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Kids

Regia di Larry Clark vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Kids

di chinaski
8 stelle

Larry Clark (prodotto da Gus Van Sant) ci racconta la giornata di due ragazzi e una ragazza di New York. Li segue con la macchina da presa. Tende verso il massimo grado di realismo. Tende al documentario. Le immagini a volte sono sfuocate, mosse. A volte i ragazzi sono fuori quadro. Scelte stilistiche.
Ci sono Telly e Casper che sono amici. Hano tutti e due sui sedici diciassette anni. Il primo si scopa le ragazze vergini. E al sesso ci pensa parecchio. Il secondo è un fattone. E al sesso ci pensa quando non sta fatto.
Poi c'è il personaggio interpretato da una stupenda Chloe Sevigny che ha scopato una sola volta in vita sua. E l' ha fatto con Telly. Poi va ad accompaganare una sua amica a fare il test dell' HIV. E scopre di essere positiva.
Cazzo. Una sola scopata.
Nel film assistiamo alla vita di questi ragazzi. E' un giorno d' estate. La giornata passa tra una scopata e svariate bocce di birra. Bei cannoni d' erba e pippate di colla. Si arriva alla festa finale dove le strade dei tre finalmente si incontrano. Telly si sta scopando un' altra vergine. Casper sta cotto in una vasca. M arriva strafatta e si addormenta sul divano. Al mattino Telly e la sua nuova ragazza dormono sul letto. Casper si sveglia, due goccetti di birra e due boccate di sigaretta. Gli sale una discreta voglia di scopare. Raggiunge M sul divano. Lei sta ancora in coma. Le sfila le mutande e se la scopa così. Incosciente.
La bella sorpresa è che tutti e quattro adesso sono stati infettatti.
Chiamalo HIV.
Chiamalo un domani AIDS.
E l' AIDS è il fantasma nascosto che segue questi ragazzi. E' l'uomo nero delle favole. Quello a cui nessuno crede.
Il film è un' affresco di vita contemporanea. Vita ai margini. Ma forse neanche troppo. Mostra l' adolescenza in tutta la sua complessa stupidità. Riti, gruppi, ignoranza e incoscienza. Ma anche una irrefrenabile voglia di vivere e scoprire. Non ci sono mezze misure. Non c'è ancora saggezza.
I ragazzi se la vivono e basta. Si drogano e si ubriacano. Si divertono. Non si pensa alle conseguenze. La vita è nell' attimo presente. Nell' immediata scelta. In loro non si è ancora insediata la responabilità. E proprio per questo sono così vivi.
Larry Clark ha il pregio di non moralizzare, di non dare tagli psicologici. Ha il pregio di saper mostrare.
Il finale è veramente forte. Quella scopata senza senso. E poi le immagini dei barboni e dei disperati per strada. Un futuro non troppo distante. E infine l' immagine di Casper.
"Ma che è successo?"
Lo scoprirari amico mio. Non ti preoccupare.

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