La recensione su Mars Attacks!

di champagne1

8 stelle

Quando i telescopi della NASA si accorgono della flotta di dischi volanti che sta muovendosi da Marte alla Terra, il Presidente degli USA riunisce il suo gabinetto per stabilire come gestire l'evento. Prevalendo la fazione delle "colombe", che ritiene stia per verificarsi l'incontro con una razza evoluta ergo pacifica, il Presidente si da' da fare per assicurare il massimo impatto mediatico all'evento dell'atterraggio. Ma non tutto andra' come pianificato...

Lavoro sottovalutato di Burton, Mars Attacks rappresenta la sintesi di una serie di topoi dell'immaginario del Regista, che vanno dall'omaggio ad una certa cultura popolare (certi film SF di serie B, ma anche le figurine in voga negli anni '60 che hanno ispirato la silohuette dei marziani e del loro equipaggiamento) al tema sempre presente dell'emarginato che segue una sua personale morale magari non in linea con gli standard in voga (il giovane che salva il pianeta, ma anche lo stesso personaggio della figlia del Presidente), mentre sono facilmente riconoscibili certi spunti di Kubrickiana memoria (la war room cosi' simile a quella del Dr. Stranamore, come pure il doppio ruolo affidato a Nicholson quasi sulle orme di Peter Sellers).

In questa commedia grottesca e nera, Burtoni non si vergogna di essere politicamente scorretto (il buonismo non si puo' applicare agli incontri ravvicinati del terzo tipo), mentre addita senza fronzoli i mali della nostra epoca: dallo sfruttamento di ogni evento in politica per scopi personali (elettorali) alla piaggeria dei mass-media nei confronti della "pancia" dell'opinione pubblica fino a certe componenti della cultura americana fra Las Vegas, i paginoni di Playboy e il gossip televisivo.

Prodotto certamente singolare, anche rispetto alla produzione burtoniana precedente, eppure cosi' diverso da una certa filmografia retorica e moralista sullo stesso argomento: basti pensare al coevo "Indipendence Day" che nello stesso anno sbancò i botteghini.