Espandi menu
cerca
Chinatown

Regia di Roman Polanski vedi scheda film

Recensioni

L'autore

79DetectiveNoir

79DetectiveNoir

Iscritto dall'11 febbraio 2020 Vai al suo profilo
  • Seguaci 17
  • Post 82
  • Recensioni 336
  • Playlist 7
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Chinatown

di 79DetectiveNoir
8 stelle

Forse, qua e là, soporifero e con un andamento veramente lento in alcuni punti. Ma, rivisto, vale sempre la parola capolavoro.

locandina italiana versione restaurata 2014

Chinatown (1974): locandina italiana versione restaurata 2014

Faye Dunaway

Chinatown (1974): Faye Dunaway

John Huston

Chinatown (1974): John Huston

scena

Chinatown (1974): scena

Jack Nicholson

Chinatown (1974): Jack Nicholson

 

Ebbene oggi, per il nostro appuntamento, ci auguriamo gradito, coi consueti Racconti di Cinema, disamineremo Chinatown, film magnifico del ‘74, firmato da un ispirato, così come soventemente accade, Roman Pola?ski (La nona porta, L’uomo nell’ombra).

Candidato a undici premi Oscar, fra cui Miglior Film e Regia, Chinatown ne vinse soltanto uno, andato alla migliore sceneggiatura originale, scritta da Robert Towne (Frantic, Mission: Impossible).

Opus della durata corposa e consistente, giammai noiosa, bensì avvincente e inquietante di due ore e dieci minuti netti, Chinatown è un mystery thriller d’alta scuola sofisticata e, al contempo, un pregiato noir d’annata che profuma, leggiadramente, di beltà sconfinata e cinematografico sapore vintage veramente speciale. È, quindi, un imprescindibile classico della Settima Arte non solamente appartenente ai gloriosi anni settanta hollywoodiani. Peraltro, rappresenta a tutt’oggi l’ultimo film in assoluto diretto da Roman Pola?ski in terra statunitense prima del suo “esilio” e confino in Europa per le ragioni che noi tutti sappiamo...

Senza perderci in superflui panegirici e descrizioni della trama inutilmente particolareggiate, estraendo testualmente la sinossi di Chinatown da IMDb e ivi letteralmente trascrivendola esattamente, eccone, nelle righe immediatamente seguenti, la perfetta e assai concisa sintesi saliente che non si perde, giustappunto, in chiacchiere inutili...

Un detective privato assunto per raccogliere prove di un adulterio si trova coinvolto in una spirale di violenza, corruzione e morte.

Il detective si chiama Jake Gittes (Jack Nicholson), detto J.J. S’inoltra, se non controvoglia, perlomeno giocoforza in un’imprevista spirale viziosa di torbidi inganni e scabrose macchinazioni che forse hanno del raccapricciante, giungendo a verità all’apparenza insospettabili e moralmente disarmanti, precipitando infernalmente e in modo tetramente sesquipedale in un girone dantesco e agghiacciante a base di fetide, spregevoli, meschine e losche bugiardaggini tremende e mortificanti, tristissimamente amare.

Secondo la pertinente, breve analisi riportatavi sottostante dal dizionario Morandini:

È un film profondamente chandleriano senza Chandler, dunque foscamente romantico. Chandleriano è anche l’umorismo che ne sorregge il pathos nella descrizione di un mondo corrotto non solo politicamente in cui la presenza del male – incarnato dal vegliardo capitalista J. Huston – è ossessiva e sinuosa, mostruosamente ambigua. Pur senza abbandonarsi a esercizi di nostalgica archeologia, fece scuola nel campo della rivisitazione del cinema nero.

Sotto ogni aspetto, inappuntabile e assai curato nei più minimi dettagli, Chinatown, a distanza di circa cinquant’anni dalla sua uscita nelle sale, avvenuta, come sopra dettovi, a metà dei seventies, rimane un capolavoro perlaceo davvero impari. Fotografato con maestria imbattibile dal veterano John A. Alonzo (Scarface), musicato maestosamente da Jerry Goldsmith, prodotto dal mitico Robert Evans, Chinatown è un’indiscussa pietra miliare del Cinema mondiale.

Ovviamente, le interpretazioni dei tre attori protagonisti, vale a dire Nicholson (Qualcosa è cambiato), Faye Dunaway (Barfly) e John Huston, sono superbe e mirabili, già da sole varrebbero il “prezzo” della visione impagabile.

Cammeo di classe dello stesso Pola?ski e grande cast variegato in cui, oltre ai tre suddetti titani, si fan ben notare le presenze di Burt Young (Rocky, C’era una volta in America), Perry Lopez, John Hillerman e soprattutto di Diane Ladd (Cuore selvaggio).

 

Jack Nicholson, Faye Dunaway

Chinatown (1974): Jack Nicholson, Faye Dunaway

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati