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Star Trek: Primo contatto

Regia di Jonathan Frakes vedi scheda film

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La recensione su Star Trek: Primo contatto

di kubritch
4 stelle

FantaAscienza. 'A' privativo, s'intende. Nella fantascienza un minimo di rigore logico non dovrebbe essere richiesto?! Se siamo nel paese di Alice premettetelo. La serie 'Star Trek' è diventata un'impresa protetta dal segreto industriale. Il set è blindato. Questo mi fa pensare che dietro ci sia un programma a fini propagandistici. E' una falsificazione che la fantasia dei creativi sia a briglia sciolte, fosse solo per la missione economica. Il soggetto è ricalcato su quello dell'ultimo film della serie. Il cattivone di turno che vuole intervenire sulla linea temporale per eliminare l'avversario. Un altro film  sull'eroismo e la laboriosità degli americani disposti a sacrificarsi spontaneamente, anche contravvenendo agli ordini militari, per il bene universale. Che eroi! Mi si è ingrossato il fegato a vedere questa sequela di illogicità dove la fantasia viene ingabbiata piuttosto che liberata. Ai miei occhi i personaggi appaiono come i bambini che giocano a guardie e ladri e s'inventano vocaboli strampalati. Il fatto grave, non è questo ma che si diano arie di delineare un mondo possibile. Un mondo terribile, un po' sovietizzato, dove tutto è gerachizzato. Una sorta di comunismo buono. I comunisti cattivi sono sempre i nemici, in questo caso i borg, che vogliono reprimere totalmente ogni spinta individualistica.  'La povertà è sparita e si agisce solo in funzione del miglioramento della società': sono le parole del comandante Pikard. Quale miglioramento? Come se fosse possibile conoscere il fine della vita. E gli sceneggiatori sicuramente non lo conoscono. Ma nemmeno in Star Trek i personaggi danno l'idea di avere tale conoscenza. Una situazione in cui la filosofia sarà un brutto ricordo del passato può essere convincente, umana? Il problema è che al cinema, come in qualsiasi opera di fantasia, puoi far credere tutto quello che vuoi; puoi cucire insieme cose che nella rete composta da cause ed effetti, che è la realtà temporale non starebbero sussiterebbero. Perciò va maneggiato con responsabilità e onestà intellettuale. Ciò che resta, filtrando il discroso, è la mascherata e perciò le carnevalate dei fans. Io sono dell'idea che applicare il pragmatismo, ovvero una certa idea di realismo, anche alla fantasia generi solo mostruosità.

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