Regia di Stuart Heisler vedi scheda film
Noir parlato e violento così fitto di dialoghi da ricreare nello spettatore uno stato di confusione/smarrimento notevole, vuoi per la trama complicata, vuoi per il labirinto delle relazioni fra i personaggi. Non conosco come al solito l'origine letterale, però mi fido di chi sostiene che sia un adattamento fedele: politica, crimine e... confusione. Un tris perfetto per un film dagli interpreti fascinosi (la Lake è strepitosa nei suoi look) che non rinuncia all'happy end ridimensionando la visione cupa e pessimista messa in scena nel resto dell'opera. E' indubbio che si 'soffra' nel decodificare la complessa linea egli avvenimenti, ma in questo caso il climax ne trae beneficio, sfruttando pure l'assenza di una vera e propria colonna sonora (presente solo in rari frangenti), per focalizzare il tutto sulla soluzione del mistero. Non conosco molto il profilo Paramount del periodo e neanche il regista, ma devo dire che trovo questo The Glass Key, pur non avendomi entusiasmato, un titolo particolare, diverso dalla normale routine e per questo meritevole di una visione.
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