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I fratelli Sisters

Regia di Jacques Audiard vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I fratelli Sisters

di axe
6 stelle

Stati Uniti occidentali, metà XIX Secolo. Charlie ed Eli Sisters, due fratelli al servizio di un signorotto locale, con il compito di eliminare nemici e persone "scomode" per conto di quest'ultimo, sono all'inseguimento di Hermann Kermit Warm, scienziato che ha scoperto una formula chimica utile alla ricerca dell'oro, per carpirgli, eventualmente con la tortura, le proprie conoscenze, e poi ucciderlo. Dopo peregrinazioni i due fratelli raggiungono lo scienziato, il quale in precedenza aveva stretto un legame con l'investigatore John Morris. Dall'incontro / scontro tra i due gruppi, e dagli eventi conseguenti, i due fratelli, molto diversi tra loro, traggono ispirazione per una nuova prospettiva di vita. Il regista pone particolare cura nella caratterizzazione dei due protagonisti, raccontandone il pensiero e l'indole, e seguendone l'evoluzione morale. I fratelli Sisters sono figli del loro tempo e della loro terra, nella quale vige la legge del più forte ed i conflitti si risolvono con le armi da fuoco, nell'uso delle quali sono maestri, connotato che li rende particolarmente temuti. Charlie è un uomo impulsivo, costantemente vicino all'eccesso. Eli è di carattere opposto; pur non avendo alcuno scrupolo nell'uccidere, è d'indole riflessiva. Ciò lo porta a domandarsi se le azioni dei due sono giuste o sbagliate, ed a fare le scelte conseguenti. Per questo motivo, i due, raggiunto il fuggitivo ed il compagno Morris, intrecciano con essi un rapporto ed un dialogo, che li spinge a tornare sui loro passi e "chiudere il conto" con il proprio passato violento, ricongiungendosi con la madre, simbolo di protezione e comprensione. Nel corso del loro girovagare i due uomini entrano in contatto con elementi della modernità, i quali, lentamente, entrano a far breccia nel loro ambiente, sconvolgendone gli equilibri, fino ad allora apparentemente immutabili, basati sull'uso della forza tra gli uomini e verso la natura; non solo invenzioni, quali lo spazzolino da denti o la pericolosa sostanza che facilità l'estrazione dell'oro dal letto dei torrenti, ma anche nuove idee - quale il socialismo utopico, sono presentati al pensiero dei due protagonisti, i quali ne rimangono inizialmente spiazzati, per poi fruirne al fine di una crescita interiore che li porta a comprendere dei loro limiti in rapporto ai grandi cambiamenti in atto, e ad agire di conseguenza. Per questo motivo, i fratelli Sisters riescono a salvarsi, raggiungendo un "porto sicuro" che li ripari dalla violenza imperversante nel loro mondo di origine. Il contrasto tra i due personaggi è rappresentato anche dalle differenze tra gli attori. Eli è interpretato da John Reilly, una sorta di gigante buono, dall'aspetto pacifico; Joaquin Phoenix è Charlie, focoso, impulsivo, imprevedibile. Apprezzabile Jake Gyllenhaal nel ruolo del comprimario John Morris. Le ambientazioni non mi sono sembrate particolarmente evocative; le città curate e gli esterni verdeggianti non trasmettono il senso di disfacimento e "selvaticità" tipico di moltissimi film western. La fotografia, però, è notevole. Molte sequenze - tra cui alcune di azione - sono girate in orario notturno, che consente appena di scorgere i movimenti dei personaggi; pertanto è possibile comprendere ciò che avviene dalle voci, i rumori, i colpi di arma da fuoco. La colonna sonora è basata su melodie malinconiche e non aggressive, le quali cozzano con gli eventi cruenti cui si accompagnano. Il ritmo del film è lento; molto spazio è concesso ai dialoghi, che illustrano le riflessioni dei personaggi, consentendo allo spettatore di comprenderne il mutare delle prospettive. Un western anomalo, può essere definito tale per ambientazione e utilizzo di alcuni canoni tipici del genere, sui quali il regista innesta il racconto di un'evoluzione ambientale e morale.

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