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Hereditary - Le radici del male

Regia di Ari Aster vedi scheda film

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La recensione su Hereditary - Le radici del male

di kubritch
4 stelle

E' consolante notare che spesso i giudizi in FilmTv non siano così entusiastici come quelli pubblicizzati. Ogni volta, è il nuovo Esorcista o il nuovo Shining, con citazioni di Psyco. Comunque, per quanto riguarda l'opera in questione, si può affrontarla in modo proficuo, come un ritratto della società nordamericana, della mentalità popolare. Si narra di una tipica famiglia statunitense medio borghese della provincia extraurbana, alle prese con entità sovrannaturali interagenti attivamente col mondo dei vivi. Già qui si capisce quanto gli statunitensi siano superstiziosi, condizionati ad esserlo se non vogliono essere scambiati per comunisti che è come dire satana dalle loro parti. Quindi come esorcizzano tutta la violenza di cui negli USA sono capaci, senza rovinare l'immagine che hanno di se stessi come popolo leader nel mondo, come dispensatori di benessere a suon di bombe atomiche e al napalm? Naturalmente è un discorso che vale per ogni popolo con le debite differenze. C'è solo un modo: immaginare che ci siano forze metafisiche che li costringono ad essere così brutali fra loro e con il prossimo. Le loro opere esprimono questa cultura in modo affatto consapevole. Ci sono troppo dentro per poterla vedere dalla dovuta distanza, anche se sono convinti di esserne capaci. Ci mancava solo l'8° re dell'inferno. Se non camminano sui muri e lievitano infligendosi pene corporali con copiosi getti di sangue, non si divertono. A me sono sembrati degli effetti speciali gratuiti, tanto per dare consistenza al senso dell'orrore. Il pubblico nordamericano domanda al Cinema di fare da Luna park intanto che ruminano popcorn. E poi, l'altro espediente gratuito è la nudità usata come visione inquientante; sintomo di una sottile repressione sessuale nonostante la libertà esibita, o meglio, esibizionistica. Per tutta la prima ora, è un film sulle disfunzioni di una famiglia apparentemente normale, molto noioso; in cui, per veicolare un clima di inquietudine, si fa leva sul volto freak e malinconico di un'adolescente - poi ci si chiede come mai ci sia tanto bullismo. La mentalità è quella. ancora un'espediente gratuito come gli effetti splatter. Pensavo ci fosse più sostanza, ingannato da alcune soluzioni cinematografiche iniziali, come quella della riproduzione in miniatura della casa che diventa reale senza stacchi - messinscena ad abisso hitchcockiana. Non siamo nemmeno lontanamente ai livelli di Shining, nè dell'Esorcista, né della paura di Argento o dell'ironia disturbante di Polanski. E non c'è nemmeno questa particolare analisi della società statunitense. Se ne può fare a meno. 

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