Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Una trama che fa tremare i polsi nel leggerla, ma che solo un regista come Leigh poteva azzardare a prendere in mano e rendendola come l'ha resa, limandola e facendola colpire al cuore nella migliore maniera possibile, cinematograficamente parlando. Una storia che sa di drammatico ad oltranza, ma che invece una sceneggiatura originale ed una regia accorta , sempre dello stesso Leigh formano un film che rimarrà negli annali del cinema. Quello che colpisce è che la storia non è solo quella principale, ma ce ne sono altre collaterali che la rendono complessa e completa nella maniera giusta. Tutti i personaggi appartengono e ci appartengono e mai si oltrepassa il confine del melò, sfruttando anche il binario dell'ironia e della leggerezza, anche attraverso l'interpretazione di una sensazionale attrice come la Blethyn. Leigh è l'altra campana del cinema di Loach, anche se alle volte certa critica li accomuna; il regista non fa e non parte mai da un comizio, alle volte anche giusto, politicamente schierato, ma parte dai fatti della vita e con questa scrive la sua storia.
I piani sequenza sono essenziali per la continuità del discorso, che emotivamente ci prende in pieno senza ricatti scritti a tavolino. Tutti meritati i premi riguardante il film, anche quello della doppiatrice italiana a cui davvero dobbiamo dire un grazie,e purtroppo in questo lavoro è anche un caso raro, in questi ultimi tempi.
Una trama complessa, ma raccontata e sceneggiata in maniera a dir poco perfetta che ce la fa godere ed omozionare tutta.
Una prova superlativa di regia e scenggiatura
Una prova spendida di attrice, domata dal regista per la sua vivacità, messa al servizio di un film anche corale
Il ruolo del fratello davvero eccellente
La filgia ritrovata, ruolo anticonformista, ma che si adatta bene al soggetto
La figlia nata dal matrimonio, l'altra faccia della medaglia, complessamenrte resa, con i problemi che una figlia ha percepito in rapporto difficile con la madre.
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