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Il gobbo di Notre Dame

Regia di Gary Trousdale, Kirk Wise vedi scheda film

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La recensione su Il gobbo di Notre Dame

di AgentCooper
8 stelle

Ci sono film che, nel bene e nel male, hanno segnato l'infanzia di molti di noi. La Disney in particolare, negli anni 90 ha prodotto una serie di lungometraggi tutti di altissima qualità. Basti pensare alla Bella e la Bestia ad esempio o ad Aladdin. Tralasciando quest'ultimo ritengo che l'opera più matura che ha partorito la disney in questo decennio sia per lo appunto il Gobbo di Notre Dame. Dico matura perché, pur avendo un'abbondante dose d'ironia riesce a trattare temi maturi senza risultare banale. E non è cosa da poco dato che, come molti cartoni disneyani, è indirizzato ad un pubblico giovane.

Si capisce che stiamo guardando qualcosa di diverso anche quando facciamo conoscenza del protagonista: Quasimodo. Egli infatti non è il classico eroe belloccio pronto a salvare la principessa di turno ma è una persona sensibile affetta da gravi deformazioni fisiche.

Segregato dal perfido giudice Frollo nella cattedrale di Notre Dame vive la vita in catene immaginadosi come dovrebbe essere la vita vera. Tutto cambia quando incontra Esmeralda, una zingara della quale Quasimodo s'innamora e Febo, un giovane capitano delle guardie, contrario ai metodi di Frollo.

Altro punto di novità rispetto ai classici disneyani riguarda appunto l'elemento amoroso. Qui non c'è solamente un' eroe a contendersi la bella ma ci sono ben tre persone: Quasimodo, Febo e Frollo. Già, perchè quest'ultimo pur disprezzando la razza degli zingari s'innamora perdutamente di lei. Concentriamoci un'attimo sul personaggio di Frollo. Egli, secondo me è il più grande cattivo disneyano degli anni 90.  Subdolo,cattivo,buigiardo,assassino, riesce a plasmare la vita di Quasimodo a suo piacimento. Il suo unico obbiettivo è quello di trovare La Corte dei Miracoli così da estirpare la razza degli zingari da Parigi.

Menzione d'onore al doppiaggio di Eros Pagni che riesce a donare al personaggio un carisma senza pari.

Quindi, pur stravolgendo il romazo di Hugo, questo classico disney riesce a brillare di luce propria grazie ad una sceneggiatura matura e a dei personaggi carismatici e ben costruiti. In conclusione siamo di fronte ad un film veramente equilibrato che alterna fasi comiche ( grazie ai Gargoyle) a fasi più mature ( come ad esempio l'introduzione). Mi stupisco, inoltre, di come la colonna sonora non sia state neanche presa in considerazione dall'Academy degli Oscar dato che riescono a donare una senzazione di epicità e pathos veramente senza pari.

 

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