Regia di Jesse Peretz vedi scheda film
Nick Hornby torna al cinema con la trasposizione di un suo romanzo del 2009, da molti considerato una sua opera minore, "Tutta un'altra musica".
E come si può ben capire dal titolo del libro "La Musica" grande passione del romanziere è al centro della storia intorno alla quale ruotano le dinamiche dei protagonisti.
La Juliet, Naked del film è il CD Demo dell'unico album di una rockstar Indie (dal titolo Juliet, appunto) ritaratasi dalle scene da 25 anni nel mistero e silenzio generale diventando l'artista feticcio di alcuni fan invasati.
Duncan gestisce un blog dove la star in questione, Tucker Crowe, viene venerata e la sua vita viene raccontata come una leggenda con aneddoti mai provati che ne fanno di lui il numero 1 in assoluto e che danno a Duncan e gli appartenenti alla fanpage un vero senso alla loro vita "molto nerd".
Duncan vive in Inghilterra e insegna in un piccolo paesino che si affaccia sul mare, vive in un mondo tutto suo come un bambino viziato.
Usa il cinema e la musica come unico e vero mezzo di comunicazione e vive, come se indossasse un vestito di due taglie più piccolo, il vuoto culturale che lo circonda.
Da 15 anni anni lo sopporta sempre più stancamente Annie, una donna che ha rinunciato a ogni ambizione per i casi della vita e che riesce sempre a mantenere un sorriso di circostanza piuttosto che esplodere con un considerevole "Vaffanculo".
Poi un giorno arriva sotto forma di CD l'elemento che cambierà per sempre le loro vite.
Annie recensisce con una stroncatura il capolavoro nascosto di Tucker Crowe, Duncan indignato trova tra le braccia di una collega la comprensione mai ricevuta e sopratutto il rocker maledetto, colpito dalle parole e dal loro senso, inizia una corrispondenza social chattando e raccontandosi con Annie.
Di punto in bianco questo triangolo che inizia fin dai primi fotogrammi come virtuale piano piano si concretizza sempre di più con conseguenze decisamente inaspettate.
Se da un punto di vista sia drammaturgico che registico Juliet, Nacked non esce dal pur sempre valido binario del film "Carino e piacevole" da guardare, il film regge tutto sulle performance del cast.
Ethan Hawke interpreta una rockstar borderline al limite del Grande Lebowski, non vergognandosi di snaturare la sua bellezza con capelli grigi spettinati e una panza da alcolista.
Rose Byrne è una Annie timida, impacciata, poco appariscente che piano piano che il film si dipana si prende di forza il centro del palco.
E Chris 'O Dowd è un Duncan straripante, il più vicino agli altri personaggi raccontanti da Nick Hornby nei suoi libri. Paranoico, stressante, con tempi comici perfetti.
I tre attori interagiscono che è un piacere regalandoci momenti veramente molto intensi come la scena del pranzo dove il fan scopre che c'è molta differenza tra quello che ha idealizzato e la dura realta o l'incontro con tutte le ex e i figli di Tucker Crowe all'ospedale dopo un infarto.
Umorismo e stilettate tipiche del genere british che strappano molto più che un sorriso.
Più negli standard e meno incisive le scene d'amore che perdono la loro dose di cinismo.
Juliet, Naked comunque è una di quelle commedie romantiche da vedersi la domenica pomeriggio, senza pretese ma che ti lasciano un ottimo sapore in bocca.
Un consiglio: il film va visto fino all'ultimo perchè i titoli di coda sono la cosa più divertente e devastante del film.
Voto 6,5
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