La recensione su Racconti a due piazze

di emmepi8

2 stelle

Sparare a zero, è anche troppo facile, il film si spara da solo e penso che alla sua uscita la cosa sia successa per autocombustione; lo si vede con fatica fino in fondo benché gli episodi siano di registi diversi, anche se Delannoy fa una doppietta, in cui dispiace davvero vedere in regista come lui.

Non si salva niente, e penso che nella versione italiana la cosa peggiori ancora di più, dato che il doppiaggio diventa anche dialettale senza motivo e senza speranza.

L'unica storiella che poteva reggere è quella di Gianni Puccini tratta dall'atto unico di Eduardo De Filippo, che evidentemente in quel periodo aveva bisogno di denari per venderla insieme a Filomena Marturano, da cui De Sica trasse, il mediocrissimo Matrimonio all'Italiana.

Nell'episodio Morire per Vivere, appunto di De Filippo, c'è una bellissima Margaret Lee, che di li a poco avrà una certa popolarità, ma che qui ha uno spiccato accento napoletano che fa ridere anche attraverso il doppiaggio.

L'unico pregio, ma di poca consolazione è la fotografia in bianco e nero di Tonino delli Colli, specialmente nell'episodio dove la storia è ambientata ad Amalfi nell'episodio IL Mostro, regia di Alvaro Mancori, che qui si firma, forse per la vergogna, come Al Word, che non si sa come tradurlo!!