Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
Moscia commedia in trasferta brasiliana voluta da Cecchi Gori nel tentativo, non riuscito, di reinverdire i precedenti successi del Diegone Abatantuono in salsa esotica.
Che questo “Il barbiere di Rio” sia stata un'operazione commerciale decisa a tavolino dal produttore (Vittorio Cecchi Gori) piuttosto che un'opera cinematografica partorita dalle menti artistiche di sceneggiatore e regista (Ugo Chiti e Giovanni Veronesi) è evidente. Ma tale genesi non è dissimile da quella di tante altre commedie nostrane e non nelle quali, a volte, il risultato finale è comunque dignitosissimo. Non è però questo il caso, con un film davvero per nulla divertente nel suo lato più leggero e non certo più riuscito nel dipartimento della satira di costume, stantìa e scontata e con stereotipi a go-go. Insomma, un buco nell'acqua da qualunque lato lo si guardi nonostante la carismatica presenza di un Diegone Abatantuono ancora in buona forma.
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