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Le onde del destino

Regia di Lars von Trier vedi scheda film

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La recensione su Le onde del destino

di bluefalcon
6 stelle

Cercherò di essere "mite" nel mio giudizio su questo lavoro di VonTrier...Non mi è piaciuto per nulla, ma comunque mi ha tenuto attaccato allo schermo per 3 ore, forse nella speranza di vedere un barlume di vero miracolo giungere da qualsiasi parte. Vi sono un insieme di circostanze che legano il sesso e la spiritualità ed il contatto con Dio, e nessuno sa dare una reale spiegazione del perché le cose stiano così. Come un lontano adagio recita "vi è una sottile linea che separa l'eretico dal santo e l'indemoniato dal veggente", anche in questo caso il legamo fra erotismo, presunto contatto con il divino e follia crea una triade fatale che non lascia scampo alla nostra povera protagonista, alle prese con un masochismo esacerbante ed inconfutabile. E questo è irritante, come è irritante il sadismo della chiesa anglicana, pronta a condannare all'inferno un'anima che necessita solo di dare amore a ciò che essa considera l'ideale e che come molto spesso accade rappresenta una pura illusione. Irritante è lo psichiatra, che pare soggiogato dal fascino perverso della paziente e che non riesce ad imporre una doverosa e necessaria terapia per riuscire a toglierla dai guai nei quali il suo impulso autodistruttivo finirà per cacciarla. E' difficile parlare di miracoli in questo contesto perché niente di ciò che accade qui sa di miracolo, bensì di pura e semplice follia collegata a bassi istinti che spingono inevitabilmente verso l'autodistruzione. Distruttiva è la chiesa inglese, distruttiva è la coppia, distruttivo è il contesto famigliare che condanna anziché concedere la necessaria compassione ed intervenire con la dovuta fermezza che è richiesta in questi casi. E per finire, distruttivo è Von Trier che mette in scena un lavoro sconcertante in tutti i sensi che lascia davvero con l'amaro in bocca. Ma perche voler torturare lo spettatore per ben tre ore per farlo finire con una delusione annunciata? Si salva la splendida colonna sonora ed i meravigliosi paesaggi stile seventies, ma nulla di più.

Cosa cambierei

il regista

Su Emily Watson

Irritante, di un irritante incredibile, ma perfettamente calata nella parte

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