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Boy Erased - Vite cancellate

Regia di Joel Edgerton vedi scheda film

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La recensione su Boy Erased - Vite cancellate

di Furetto60
7 stelle

Dramma umano. Film ispirato ad una storia vera,ben girato.Buona la prova degli attori

Jared, figlio di un pastore battista dell’Arkansas, è un adolescente tranquillo e socievole. Iscrittosi al college, prova a frequentare una compagna attratta da lui, ma non riesce a ricambiare le sue attenzioni, dunque prende definitivamente coscienza di essere gay e una sera subisce una violenza carnale ad opera del compagno di stanza, con analogo orientamento sessuale, che poi per giunta lo ricatta. Jared a seguito dell'evento, decide coraggiosamente di fare finalmente coming-out, e si ritrova a un bivio: sottoporsi a una terapia di rieducazione sessuale o venire esiliato ed emarginato dalla sua famiglia, dai suoi amici e dover rinunciare alla sua fede. Costretto a rimettere in discussione la  propria identità sessuale, Jared subisce suo malgrado, la decisione familiare di cominciare una sorta di terapia riabilitativa, quindi iscritto dai genitori, al programma "Rifugio" di un centro cristiano di recupero. Jared appartiene ad  una famiglia sostanzialmente  normale, il padre Marshall, alias Russell Crowe, è il carismatico capofamiglia e guida spirituale della comunità di fedeli, la madre Nancy, alias Nicole Kidman invece, è la consorte devota e mamma sensibile, anche Lucas Hedges veste molto bene i panni dell’adolescente insicuro che deve fare i conti con la propria identità, in una famiglia, e nella comunità in cui vive, attaccati a valori antichi e tradizionalisti, poco inclini a concepire e  ammettere le diversità. Una comunità oscurantista, fondata su una mentalità arcaica e retrograda, specchio di una società che si proclama moderna, ma di fatto ancora è schiava di precetti dogmatici rigidi e principi religiosi retrivi. Dopo tutti quegli anni passati faticosamente a riconoscersi una propria, identità, quella di Jared, Sarah, Jon e gli altri ragazzi ospiti del centro viene demolita a poco a poco, attraverso un vero e proprio lavaggio del cervello, perpetrato con violenze, prima psicologiche e  poi addirittura fisiche. Ognuno di loro è vittima di questo sistema, beffardamente  definito “Love in Action”: un programma costruito per smantellare la parte più intima del sé. Il percorso "riabilitativo" di Jared è un viaggio nella follia e nell’inferno, di una certa parte pseudo-religiosa, legata ancora a valori obsoleti e privi di fondamento scientifico. Solo quando Jared reclama a telefono, il tempestivo intervento della madre, riesce a spezzare questo circolo vizioso, per quanto legata al marito e ostaggio di una certa sotto-cultura religiosa, è pur sempre una madre che protegge suo figlio, peraltro con istintiva saggezza, intuisce anche l’artificiosità pericolosa del fantomatico “centro di recupero” chiede all’odioso pseudo-terapeuta, ma lei che qualifica ha? È un medico, uno psicologo, insomma lei chi diavolo è per svolgere questo lavoro? Domande che restano inevase. Il sadico meccanismo che sta alla base della “terapia di conversione”, è in sostanza il prodotto di una demonizzazione degli omosessuali  e fa leva sull’ignoranza, su un machismo radicato e sui soliti furfanti, che  furbescamente si inventano sistemi per spillare quattrini ai più sprovveduti, ed è più diffuso di quel che si è portati a credere. questa storia è proprio una storia vera ed è stato Joel Edgerton, alla sua seconda prova di regia, a volerla portare sullo schermo, scegliendo per sé il ruolo dell’odioso Victor Sykes, il capo terapeuta. Edgerton fa un lavoro egregio: “Boy Erased” è un film riuscito, ben girato, equilibrato ben interpretato. La musica classica dalle sonorità cupe, fa da perfetto sottofondo, in piena sintonia con i toni grigi e freddi dell’immagine e  accompagna lo spettatore ad assistere al dramma che si sta  consumando. Una didascalia posta in chiusura al film, con le le foto del vero “ragazzo cancellato” e della sua famiglia, ricorda come, allo stato attuale, la “conversion therapy” sui minori sia ancora consentita da trentasei stati americani. E come abbia riguardato, in totale, almeno settecentomila persone.

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