Espandi menu
cerca
Il segreto della miniera

Regia di Hanna Antonina Wojcik Slak vedi scheda film

Tutto il cast

Cast Il segreto della miniera

A dirigere Il segreto della miniera è Hanna Slak, regista, artista multimediale e scrittrice slovena. Nata nel 1975 a Varsavia, la Slak si Si muove tra il mondo delle immagini e quello della scrittura, spostandosi tra linguaggi diversi. Ha scritto e diretto vari film per il grande schermo (Blind Spot nel 2002; Teah nel 2007) documentari e cortometraggi. Ha anche creato installazioni video per il teatro. Le sue poesie sono state pubblicate in Slovenia, i suoi cortometraggi in inglese e tedesco sono stati proiettati al cinema Maxim Gorki di Berlino. I suoi film sono stati proiettati in festival come Cannes, Berlino, Rotterdam, Locarno. Tra i premi ricevuti ci sono 21 riconoscimenti internazionali per Il segreto della miniera (2 premi del pubblico, 3 premi per la Miglior Regista, 3 premi per il Miglior Attore, un premio al Miglior Film, Miglior Fotografia, Miglior Montaggio), Orso d'Argento per il Miglior Cortometraggio per il documentario sperimentale Laborat (scrittrice, montatrice, produttrice), Miglior Regista al Sofia Film Festival, Miglior Attrice (Manca Dorrer) al Thessaloniki Film Festival e il Premio Don Quijote al Cottbus Film Festival per Blind Spot; Miglior Fotografia, Miglior Suono e Premio della Critica al Miglior Film al Festival of Slovenian Film per il film per bambini Teah. Il suo terzo lungometraggio Il segreto della miniera è stato il candidato per la Slovenia all'Oscar come Miglior film straniero nel 2018.

Protagonista principale di Il segreto della miniera è Mehmedalija Alic è Leon Lucev, attore croato già protagonista di titoli come Il segreto di Esma (Orso d'oro a Berlino nel 2006) e Il sentiero (in concorso alla Berlinale nel 2010). Ha dichiarato a proposito del ruolo: "Appena ho letto la sceneggiatura, ho capito che volevo farlo. Mi sono visto lì, ho visto tutti noi. Questa è la nostra storia. Venendo dalla Croazia, anche io porto dentro di me le dolorose memorie della guerra, quei tempi spaventosi. E penso che mostrare la verità alla gente sia essenziale. E la storia di Mehmedalija è proprio questo, la verità. Niente di più e niente di meno. Prima delle riprese, ho voluto con lui recarmi in visita alla galleria di Santa Barbara, dove ci sono ancora i 4 mila corpi delle vittime. Si è trattato di un viaggio nell'indicibile oscurità dell'animo umano".