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First Man - Il primo uomo

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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La recensione su First Man - Il primo uomo

di tobanis
8 stelle

Avvincente e sensibile ricostruzione della vita di Nei Armstrong negli anni '60

I rischi nel fare un film su Neil Armstrong direi che erano principalmente due. Il primo era il pericolo di farne un documentario, una sequenza didascalica e lineare, banale e noiosetta, che ti saresti detto, mah, a questo punto era meglio se ne facevano un vero documentario, di quelli belli. Pericolo che qua non c’è, dato che sì, si parla di due-tre imprese di Neil, ma lo stesso tempo viene dedicato anche alla sua vita e ai suoi sentimenti. Il secondo pericolo, facile, era di farne un’americanata, un tronfio omaggio a una grande impresa, con bandiere, musiche tritura maroni e guardate noi americani quanto siamo fighi. No, qua è stata fatta una scelta precisa, tanto che addirittura manca la bandiera a stelle e strisce piantata sulla Luna, con successive accuse al film di essere “antipatriottico” (!) e con un debole di mente che incidentalmente fa il Presidente USA che, data l’assenza della bandiera, disse che non avrebbe visto il film (che poi probabilmente non avrebbe neanche capito, penso).

Ebbene, in questo film si parla di Armstrong uomo, della sua vita negli anni ’60 (e basta), segnata più dalla morte della piccola figlia che dallo sbarco sulla Luna. Il film è molto bello, scritto molto bene, con attori al top, girato benissimo e con effetti fantastici. Lui è Ryan Gosling, ma tutti ci fanno un figurone, compresa la Claire Foy nel ruolo della moglie. La regia di Chazelle (a me piaciuto in Whiplash, meno in La la land) è notevole e la scena dell’apertura del portello del LEM, sulla Luna, come dire, vale il biglietto ma anche di più.

Dati i costi (metà di quanto avrei detto) gli effetti speciali, già notevoli, diventano strabilianti e non lo dico solo io, visto che vinsero l’Oscar nella categoria.

Molto piaciuto alla critica, piacque abbastanza anche al grande pubblico, che purtroppo non accorse in massa, alla faccia da cazzo del patriottismo, e dunque il film andò male al botteghino. Per me un 8, proprio un bel film, per gli appassionati del genere direi: imperdibile.

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