Espandi menu
cerca
La notte che Evelyn uscì dalla tomba

Regia di Emilio P. Miraglia vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10902
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La notte che Evelyn uscì dalla tomba

di mm40
2 stelle

Un uxoricida, una volta uscito dal manicomio, torna tranquillamente a vivere nella sua villa. Qui ospita donne dai capelli rossi, che puntualmente tortura e uccide, in quanto gli ricordano la defunta moglie. Fino a che si innamora di nuovo e si risposa; a quel punto il fantasma della prima moglie si sveglia.

 

Dopo un lungo apprendistato come assistente (di, fra gli altri, Salce, Lizzani e Civirani), alla fine degli anni Sessanta Emilio Pompilio Miraglia debutta dietro la macchina da presa e firma sei pellicole in cinque anni. Per poi scomparire dal mondo del cinema. Come si può intuire, la media qualitativa delle sue opere lascia abbastanza a desiderare e questo La notte che Evelyn uscì dalla tomba può tranquillamente dimostrarlo. Nel momento in cui esplode il thriller all'italiana, sulla scia dei primi successi di Dario Argento (1970-71), fra i tanti registi di serie B e C che provano a inserirsi nel filone c'è anche Miraglia, che qui lavora su una sceneggiatura da lui stesso scritta insieme a Fabio Pittorru e Massimo Felisatti (questi ultimi due autori del soggetto), francamente prevedibile e del tutto priva della necessaria, basilare tensione che dovrebbe costituire l'anima del lavoro. Anche dal punto di vista degli interpreti il film non brilla: Anthony Steffen è il protagonista modesto che conosciamo, mentre al suo fianco troviamo Marina Malfatti, Giacomo Rossi-Stuart, Enzo Tarascio, Umberto Raho ed Erika Blanc. Non pago del mediocre risultato, Miraglia ci riprova immediatamente mettendo in scena La dama rossa uccide sette volte (1972). 2,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati