Espandi menu
cerca
Caravaggio - L'anima e il sangue

Regia di Jesus Garces Lambert vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 313
  • Post 213
  • Recensioni 6348
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Caravaggio - L'anima e il sangue

di alan smithee
8 stelle

Lungo un percorso affascinante tra racconto in prima persona e testimonianze eccellenti,questo docu-Caravaggio girato con grande tecnica e perizia,ci conduce, attraverso un viaggio esaltante, privilegiato in grado di svelare o ipotizzare misteri e tecniche inarrivabili in capo all'uomo, alla costruzione dei capolavori sublimi dell'artista.

Il cinema una volta tanto, come fa la televisione spesso ed in modo sin troppo automatico o scontato, ci conduce - attraverso un viaggio privilegiato che dispone lo spettatore in una posizione di prestigio e superiorità persino rispetto a quella che scaturisce dal confronto diretto e ad occhio nudo - con l'opera sublime di quello che, con tutta probabilità, potrebbe definirsi, senza pericolo di affossare alcun'altro, il più grande e "perfetto" tra gli artisti che abbiano mai calpestato il suolo terrestre dalle sue origini ai nostri giorni.

Con la voce narrante in prima persona (di Manuel Agnelli, suggestiva, funzionale), il Caravaggio si racconta e la macchina da presa lo asseconda sfiorando le tele, sorvolandole con voli ravvicinati che l'occhio nudo non potrebbe in nessun modo cercare di eguagliare: addirittuta ce le dipinge e ce ne fa vivere la genesi - un vero e proprio miracolo della creazione ove l'attenzione per il dettaglio appare così perfetta da sfidare una terza dimensione impossibile a crearsi, ma invece e nonostante tutto palpabile, evidente a tal punto da suscitare un'emozione nello spettatore che si trasforma quasi in un sentimento di imbarazzo, tipico di quando ci si confronta con qualcosa di superiore alla nostra capacità di comprendere.

Il viaggio attraverso le tele più celebri del grande artista Michelangelo Merisi - detto Caravaggio in nome del paese bergamasco che non ne favorì i natali - come erroneamente si credeva sino a non molto tempo addietro - ma che lo accolse dopo la fuga dalla peste che seminò morte anche tra la sua famiglia nella natia Milano del 1577 - si addentra a ricostruire anche i dettagli ignoti della misteriosa ed oscura, controversa vita del pittore, ed i segreti che lo resero quasi un anticipatore della fotografia, tanto meticoloso risulta il dettaglio che caratterizza ogni posa, ogni espressione, ogni più piccolo particolare addentro alla sua arte rappresentativa. Azzardando persino ipotesi avveniristiche ma plausibili della costruzione di una sorta di camera oscura che, con la tecnica del riflesso, permetteva all'artista di riprodurre immagini speculari a quelle reali, come quelle di uno specchio che rappresenta la realtà nella sua dimensione opposta e speculare.

Quasi superfluo a questo punto ribadire che il viaggio "dentro" ed attraverso l'opera di Caravaggio, risulta, già dai primi momenti, assai affascinante, in grado di rapire lo spettatore e renderlo in qualche modo testimone privilegiato del compimento di un insieme di opere d'arte che risultano dirompenti, impossibili, tanto riescono a risultare reali nelle singole espressioni, nei dettagli incredibilmente realistici, nella scelta dei colori, delle sfumature, che favoriscono la creazione di espressioni di dolore, di stupore, di terrore, persino ironiche o beffarde, pudiche o al contrario sfacciate, relative a fatti, persone, situazioni riferenti ad un tempo lontano, inerenti esseri umani coinvolti in un vivere quotidiano differente certo dalle caratteristiche odierne, ma non così tanto da non riuscire a disegnare sui volti e sugli atteggiamenti dei protagonisti, espressioni non molto diverse da quelle che che quotidianamente viviamo oggi. Che ci inducono ad assumere pose, modi di fare o altre sfaccettature posturali che da sempre caratterizzano e disegnano l'essere umano nella sua caratteristica di essere vivente  pensante, in grado di provare emozioni e di riuscire a manifestarle esteriormente con modalità pressoché invariate nel tempo, nei luoghi e nelle differenti molteplici età che hanno caratterizzato la presenza dell'uomo sul pianeta.   

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati