Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 1922

di undying

6 stelle

Da un racconto di Stephen King un horror sulla triste condizione delle donne (ma non solo) agli inizi del Secolo scorso. Di più: un dramma sull'omicidio e l'inevitabile rimorso che conduce a una lucida riflessione sul vero valore della vita. Che non sta nei soldi, né tantomeno nell'egoismo.

1922. Wilfred (Thomas Jane) entra in contrasto con la moglie Arlette (Molly Parker). La relazione matrimoniale è ormai risolta in un prossimo divorzio a causa della fattoria, ereditata da Arlette. La donna vuole vendere -per poi trasferirsi in città- a una compagnia interessata anche a cento acri di terreno, mentre Wilfred non intende abbandonare il posto. Comincia, nella mente dell'uomo, a farsi strada una soluzione agghiacciante, per la quale coinvolge anche Henry, il figlio quindicenne. L'omicidio della moglie, da fare poi passare per una fuga.

"Guardi cosa hanno fatto al mio bambino. Dovete rimetterlo a posto! Rimettetelo a posto e mettetelo fuori. In una bara più bella. La più bella che avete." (Wilfred al cospetto del corpo deceduto del figlio, devastato dai morsi dei topi)

"Chi viene ucciso, uomo o donna, non muore nel tempo di Dio ma in quello dell'uomo. Se la sua mèta viene interrotta prima che possa espiare i peccati... tutti i suoi errori trovano perdono." (Wilfred)

Da un racconto di Stephen King, Zak Hilditch scrive un'ispirata sceneggiatura, che si traduce in un lavoro particolarmente angosciante. Parte del merito va a Thomas Jane, protagonista principale in grado di dare il giusto spessore (narrando, nel 1930, a ritroso gli eventi) al carattere di un omicida costretto poi a cadere egli stesso vittima del senso di colpa. 1922 mette in scena un "femminicidio" ante litteram, di quelli che purtroppo -e con vergogna del genere maschile- negli ultimi anni riempiono pagine e pagine di giornali nella sezione cronaca nera.

Nonostante nel film la moglie sia tratteggiata in maniera antipatica -quasi a rendere giustificato l'atto irragionevole del coniuge- Hilditch descrive poi con dovizia di particolari come una cattiva azione possa solo portare alla rovina. Una rovina che, come una frana inarrestabile, coinvolge non solo chi la compie ma anche chi gli è accanto. È il caso qui del figlio Henry e dei vicini di casa: il primo fuggito a un infausto destino finirà ancora peggio, mentre Harlan -distrutto per la morte della figlia- condivide la tragica disfatta (morale prima che economica) che giunge come meritata pena per l'uxoricida Wilfred. Oltre al contenuto, tutt'altro che banale e di sana critica contro una conduzione familiare di tipo patriarcale, 1922 può contare su un buon budget, in grado di garantire una riuscita e coinvolgente confezione estetica. L'ottima fotografia valorizza le sequenze, sia diurne che notturne, e talvolta conferisce aspetto quasi ultraterreno al girato, come quando la macchina da presa si sofferma su un cielo (premonitore) coperto di nuvole rosse o quando coglie il gelido stato d'animo (simboleggiato anche dalla nevicata) del protagonista, annegato nel rimorso e ormai senza più alcuna voglia di vivere ("Io credo che dentro ogni uomo ne viva un altro. Un estraneo", dirà ad un certo punto, colto da improvvisa illuminazione). Un horror interessante dunque, che richiede un'attenta visione per poter accedere a livelli narrativi più profondi, addirittura simbolici, come ad esempio la costante -e sempre più numerosa- presenza di ratti che fanno scempio dei cadaveri.

Citazioni

"I soldi risolvono tutto. Io dico di più: la miseria rovina tutto." (Inesatta sentenza di Wilfred)

"Se Dio ci ricompensa per le buone azioni, allora Satana ci ricompensa per le cattive." (Wilfred in un momento di euforico ottimismo, decisamente fuori luogo)

"Mia moglie mi sussurrò segreti che soltanto una morta può conoscere." (Wilfred apprende del tragico destino del figlio tramite lo spettro della consorte)

"Io e te siamo sulla stessa barca sfasciata. Due uomini che hanno iniziato l'anno con delle mogli, lo finiranno senza di loro. Due uomini che hanno iniziato l'anno con dei figli... lo finiranno con dei figli morti." (Harlan, il padre di Shannon, fidanzata di Henry)