Regia di Roger Avary vedi scheda film
Sulla scia di Le iene che già aveva "derubato" Rapina a mano armata, Avary (fidato sceneggiatore di Tarantino), ricrea la solita vicenda del colpo che finisce male fondendo l' inconfondibile cattiveria di Quentin con un tocco più personale, serio e oscuro (a tratti ricorda Strade violente di Mann) e il risultato è un film ritmico, tesissimo, sicuro e violento, senza eroi veri e propri e con attori bravi ed in parte (Anglade è terrificante), ed un happy ending (se così lo possiamo chiamare) per niente tirato e perfetto per una simile vicenda. Niente di eccezionale, ma un Noir divertente e non banale. Da vedere.
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