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Loro 1

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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Tiaz gasolio

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La recensione su Loro 1

di Tiaz gasolio
5 stelle

Loro 1 – la Recessione.
Paolo Sorrentino è indubbiamente uno dei registi italiani più apprezzati nel mondo. Qualche anno fa, ci ha stregato con lo strapremiato film "La Grande Bellezza". Ci ha stupiti confezionando una serie televisiva sul papa, The Young Pope, che non fosse la tipica leccata di culo al clero. E quest'anno, torna sul grande schermo mettendo in scena la vita del nostro amatissimo Silvio Berlusconi, l'uomo che ha sconfitto il comunismo, l'uomo che ha portato l'etica del lavoro lombarda al sud, ha riunito l'Italia e ha inventato la pizza. Un personaggio politico che ha caratterizzato la politica italiana dal lontano '94. Il film si apre con la storia di Sergio Morra, un protettore di alto livello di Taranto che sogna di portare le sue zoccole al cospetto del grande Silvio. Il suo piano è molto semplice: offrire troie e cocaina ai più importanti, fino ad arrivare al potentissimo Silvio. Ci viene sbattuta nudità sotto il naso ogni tre minuti. Il signor Morra può annoverare nella scuderie di zoccole anche la compagna, che sfrutta per adescare le persone più potenti che vuole mantenere sotto controllo. Un bello spaccato di imprenditoria nostrana che ci mostra lo spirito che spopola tra i giovani d'oggi, cioè la speranza di fare il grano grazie a cocaina e mignotte senza doversi sbattere troppo. Si susseguono scene su scene dove la gnocca ci viene sbattuta in faccia e che vogliono ribadire il concetto che per arrivare a Mr. Sivlio ci vogliono le zoccole migliori, i posti giusti e che è tutto paragonabile a un investimento finanziario. Da spettatori ci si annoia un po' per il continuo ribadire il concetto e per la difficoltà a comprendere lo scopo del signor Morra. Va bene portare le zoccole a Silvio, ma perché? E' possibile che il solo scopo di tutto questo sbattimento sia far trombare le sue signorine al più potente dei potenti? Sembra una motivazione un po' debole, vedendo tutti gli sbattimenti che fa il Sig.Morra/Scamarcio. Ci si aspettava un fine un pochino più elevato, tipo favori politici, appalti o simili. Finalmente, dopo un oretta circa, fa l'entrata in scena Toni Servillo nei panni di Silvio, trasfigurato sino a sembrare quasi un cartone animato. Ci stupisce con un'interpretazione di alto livello tipica dell'attore; è mostruoso vederlo recitare con l'accento tipico da Milanese in stile Silvio, imitando movimenti facciali e gli atteggiamenti del nostro presidentissimo ad onorem. Momento top della sua interpretazione è quando canta con l'accento milanese una canzone napoletana. L'arrivo dell'atteso protagonista non riesce a cambiare il ritmo del film e, mentre noi spettatori ci aspettiamo una svolta con le puttane sopra citate, il loro magnaccio e il Sig Silvio, la pellicola prosegue proponendoci un Berlusconi impegnato a farsi sfracassare i maroni, pardon, riconquistare la Signora Veronica Lario incazzata probabilmente per gli atteggiamenti lascivi del suo amato. Scena dopo scena ci aspettiamo che la la storyline dei due personaggi venga ad un punto di unione, che in questo susseguirsi di gnocche nude, strisce di bamba e politici dalla palle piccole cominci ad emergere una storia coesa, che tutti puntini vengano finalmente messi sulle I. Ma questo, in questa prima parte di Loro non succederà mai, i due personaggi non arriveranno mai al fatidico incontro e noi spettatori rimaniamo con un senso di vuoto di aver visto qualcosa di palesemente incompiuto.

per insulti anche non costruttivi.
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L
a Recessione #larecessione

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