Regia di Buster Keaton, John G. Blystone vedi scheda film
Bella opera di Keaton, oltre al comico c'è di più.
Simpatico film, con momenti addirittura drammatici; è il secondo e ultimo film che mi vedo per il 1923. Racconta di una lunga faida nell'Ottocento, tra due famiglie; l'ultimo discendente di una delle due è ovviamente Buster Keaton, che si reca al paesino d'origine in quanto erede della casa di famiglia (una stamberga, scoprirà). Durante il viaggio in treno (oggi forse un po' imbarazzante, la comicità è molto cambiata) conosce una graziosa ragazza (la sua bella moglie, nella realtà) e i due si prendono una cotta. Lei è ovviamente la discendente dell'altra famiglia, e sta pure lei tornando all'ovile, dal padre e i due fratelli, quest'ultimi molto decisi a continuare la faida nel sangue.
Inutile dire che il finale sarà a lieto fine ed è immaginabile come. Il film non è male, soprattutto nella seconda parte: ha un buon ritmo, una storia compiuta, un'inattesa vena d'azione non troppo comica, prende e viene voglia di vedere come va a finire, per quanto su questo non ci siano sorprese. Keaton è al suo meglio e spesso non usa stuntman per le scene pericolose.
Il film ebbe un buon successo ed è piaciuto pure a me, che darò un 7.
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