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Il giustiziere della notte

Regia di Eli Roth vedi scheda film

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La recensione su Il giustiziere della notte

di lino99
6 stelle

Remake non necessario, ma divertente

locandina

Il giustiziere della notte (2018): locandina

Remake del cult omonimo del 1974, un film in cui si intravedono molti elementi dello spirito di Eli Roth, regista di “Hostel” e “Cabin Fever”, che cambia genere, passa dall’horror al poliziesco, ma in fondo mantiene i suoi stilemi. “Il giustiziere della notte” può essere interpretato come un innocente thriller, o un’apologia alla difesa mediante le armi, ma io preferisco vederlo come un prodotto per gli amanti del genere, capace di ironia, azione e un pizzico di provocazione.

 

Bruce Willis veste i panni di un padre desideroso di vendetta e di giustizia, glaciale e determinato, personaggio di certo non nuovo nel panorama action. La trama, percorrendo gli omicidi del “tristo mietitore”, intento ad eliminare i criminali, ha degli spunti sociologici non scontati, aggiornando il tema della giustizia fai da te con nuovi media, come i meme.

 

Le scene d'azione godono di una non indifferente dose di splatter, non gratuita, dato che la poetica di Eli Roth riesce a mixare violenza e ironia, come aveva già fatto in “The green inferno”, per comunicare un senso di disagio nella società odierna, consapevole degli orrori e delle contraddizioni dell’essere umano e della smitizzazione come unica arma rimasta. Qui ad esempio c’è il protagonista dallo psicologo, una ragazzina che spiega le armi con nonchalance, e una cura nei dettagli dell’inesperienza, attraverso anche l’utilizzo di split screen.

 

La tensione è particolarmente palpabile nella sequenza dei rapitori, motore della trama, in cui si nota attenzione nei particolari e nella musica per crearla. Scelta non banale, che incrementa l’empatia dello spettatore con la rabbia del protagonista.

 

Il discorso di fondo, non una presa di posizione degli autori, ma una rappresentazione di un carattere, è posto piacevolmente in un divertissement che poteva sicuramente lasciare maggiormente il segno.

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