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Aurora

Regia di Friedrich W. Murnau vedi scheda film

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La recensione su Aurora

di Antisistema
10 stelle

Nel 1927 Murnau al suo primo film americano, creò un'opera monumentale nella storia della settima arte come Aurora che tra l'altro, è il film muto preferito di sempre, nonché il miglior melodramma mai fatto; forse non il miglior film sentimentale di sempre perché se la gioca con altro 2-3 pellicole, ma un posto nella Top 3 lo ha di sicuro. Dopo questo doveroso elogio di attributi da cui non potevo esimermi, posso dire che Aurora è una pellicola muta perfetta per avvicinarsi a tale cinema per a modernità del linguaggio utilizzato dal regista.

 

Murnau mette a frutto le tecniche del cinema espressionista tedesco di cui era uno dei più grandi esponenti, con soluzioni registiche e movimenti di macchina arditi quanto complessi per l'epoca, i quali li aveva sviluppati nel film L' Ultima Risata (1924). L'uso di una vasta profondità di campo (vedasi il long-take del dialogo tra Anses e la donna di città vicino al laghetto), che consente al regista un uso innovativo delle soluzioni estetico visive allora in voga. Sviluppato in tre distinti atti Murnau, con l'ausilio di un numero scarno di didascalie, mette in scena la crisi coniugale tra Anses (O'Brien) e Indre (Gaynor), poiche in campagna dalla città è arrivata una donna che seduce l'uomo e con le sue richieste, manda sempre più in crisi economicamente la famiglia.

Il film si sviluppa come un'onda marina in effetti, dove il primo picco massimo di tensione, è rappresentato il tentato omicidio di Anses verso Indre, ma che fortunatamente non và a buon fine perché all'ultimo momento è preso dai rimorsi per la disperazione della moglie che gli prega di non farlo. Aurora in effetti, è un film che parla al cuore e mira a tirare fuori, la parte migliore che ancora risiede nell'animo umano. Il coinvolgimento emotivo dello spettatore verso la vicenda è fortissimo e non a caso ci si schiera dalla parte di Indre (Gaynor è troppo tenera e dolce ^^), che con la sua umile angelica dolcezza conquista il pubblico e riesce a fermare il marito all'ultimo momento (mentre lo spettatore gli impreca contro tutto il campionario di bestemmie che conosce, affinché Anses non compia questo gesto scellerato). Una sequenza degna di una fiaba gotica, specie per come è messa in scena visto che Anses con quelle braccia e acconciatura, sembra in tutto e per tutto un mostro.

 

Il picco emotivo è senz'altro dato dalla scena più bella del film; il matrimonio in chiesa tra due sposi a cui assistono Indre e Anses, in cui vi è la catarsi totale dei nostri due protagonisti dove Anses in preda alla disperazione chiede perdono alla moglie e questa fortunatamente accetta, liberandosi in un pianto liberatorio insieme al marito. Lo spettatore coinvolto nella vicenda, non sa' se piange per la ritrovata unione tra i due sposi o perché è tutto messo in scena così perfettamente; fatto sta che le lacrime scorrono. A mio avviso non c'è nessuna vergogna in questo, perché Aurora tocca le corde dell'anima in ognuno di noi ed è un pellicola fiera di non essere "virile" (nel senso negativo del termine) o di non presentare un protagonista maschile "macho", perché le sue immagini sono fatte per emozionare tutti noi e non c'è niente di sbagliato di mostrare un protagonista maschile che si abbandona ad un genuino pianto.

Rimessa a posto la situazione ora la loro unione và rafforzata nuovamente; Indre ha dato il suo matrimonio per scontato e ora grazie alla Babilonia metropolitana in cui sono immersi, insieme a Anses, potrà mettere su gli anticorpi necessari per far si che il loro matrimonio possa sopravvivere a nuovi scossoni che inevitabilmente ci saranno, anche se risiedono in un piccolo paesino di campagna.

Dalla notte più profonda e dalla tragedia sfiorata, potrà sorgere una nuova Aurora che consentirà un nuovo inizio.

Accolto bene dalla critica dell'epoca, riuscì a trionfare alla prima notte degli oscar vincendone ben 3; mentre il pubblico fu inspiegabilmente tiepido nell'accoglienza di questo monumentale capolavoro che dopo 90 anni é ancora fresco e modernissimo.

 

 

 

Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#commento-450993

 

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