Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
In questo film si racchiudono più cose: il senso della vita, la fine e l'inizio di essa raccontandola attraverso la biunivocità della vita giovanile che deve fioccare ma che fa fatica a farlo bloccata dalla bassa autostima e dalla depressione isterica psicoanestetica, e dall'altra parte abbiamo la vita agli sgoccioli di un vecchio che però ha ancora da dare, e non riesce per l'appagamento della vita ormai vissuta. Il migliore dei film di Chaplin, ennesimo suo capolavoro, sceneggiatura ai massimi livelli, che più che battute contiene veri e propri aforismi filosfici sul quale Chaplin inquadra secondo me, un pò se stesso e ciò che ha vissuto, tutto ciò sul quale ha riflettutto.
Qui Charlot impersona il suo ego che sogna se stesso da giovane. Qui Calvero di fatto sembra proprio Charlot truccato diversamente che invecchiando ritrova la voglia di dimostrare di essere il migliore, che poi lo è già.
Durante questa massa di rimurginazioni, vi è una ragazza, bella, con grandi abilità, ma che non crede in se stessa e che ritrova la sua lei attraverso un lui spento, lei si riaccende, come le luci della ribalta del palco, che si accendono quando inizia uno spettacolo e assieme alla chiusura del sipario si spengono lasciando il vuoto su di se, ma col pieno dietro di sè, ovvero lo spettacolo, la vita stessa. Come dice Chaplin in una sequenza nel film "Il tempo è un grande autore, trova sempre il perfetto finale", infatti accade esattamente ciò che dice, nella vita il bene anche in una vita buia arriva sempre, e purtroppo, molte volte, arriva proprio alla fine di essa, quando cala il sipario.
Il film incomincia con un'altra frase, che sembra una frase fatta, ma che effetivamente racchiude il ciclo dell'universo "Magia delle luci della ribalta, soto le quali la vecchiaia deve cedere il passo alla giovinezza" ed è su questo che gioca la trama ed il significante uscente da essa.
Charles Chaplin agli sgoccioli dela carriera trova un film meraviglioso, con una colonna sonora bellissima, delle scene da sbellicarsi ed altre da versare lacrime. Un grande regista, un grande attore, sceneggiatore ed un grande compositore... Miti come lui verranno ricordati per secoli e secoli, non solo per quello che ha fatto, ma per ciò che ha insegnato.
Un capolavoro, Charles Chaplin lavora sul semplice per trarne il massimo.
Voto: 10 cum laude.
Composta dallo stesso attore e ideatore totale della pellicola, è bellissima.
(per stare in tema del film)
Chaplin è cuore e anima del cinema vecchio (il giovane primordiale) e esempio ancora oggi del cinema giovane (quello vecchio che sta decadendo e perdendo ciò che aveva all'inizio, come l'autunno che sta per finire per dare spazio all'inverno).
Bravissimo, sempre e comunque, fa ridere, fa piangere e fa riflettere. Sulle inquadrature superlativo, inimitabile, inimitato.
Bravissima, pura e semplice.
La scena con Calvero sul palco alla fine del film, anche se breve, rimarrà negli annali, come dice film.tv
Buona prova, peccato che dopo questo film, ne fece altri due e poi morì. Peccato, avrebbe potuto dare qualcosa.
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