Regia di Neri Parenti vedi scheda film
La farsaccia fagocita sempre qualsiasi tentativo di commedia più ambiziosa, la regia di Parenti è particolarmente sciatta e l'epilogo in salsa scatologica è agghiacciante.
Massimo Boldi cucina coi piedi e si prodiga nel mungere una vacca, Biagio Izzo accudisce una maiala (con tutti gli orribili equivoci del caso) e mangia palline di cacca di capra credendole olive, Maurizio Casagrande si vede costretto a ingaggiare il peggiore chef in circolazione (ovvero Boldi) per perdere la gara d'appalto per il pranzo del G7 (ideuzza che Neri Parenti, Gianluca Bomprezzi, Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni sgraffignano di peso a L'allenatore nel pallone), Paolo Conticini ha la zeppola per colpa di dentoni che somigliano a quelli portati da Maurizio Crozza per l'imitazione di Matteo Renzi, la moglie di Raoul Bova (Rocío Muñoz Morales) esce dalle torte di addio al celibato ed Enzo Salvi si becca una forchettona nel deretano. Altro da dire su questo asfittico cinepanettone? Il Natale del titolo è assente (se non all'inizio e alla fine), la farsaccia fagocita sempre qualsiasi tentativo di commedia più ambiziosa, la regia di Parenti è particolarmente sciatta e l'epilogo in salsa scatologica è agghiacciante. Il fatto che si rida per qualche battuta salvabile o grazie alla spontanea simpatia del cast comico non può giustificare ancora per molto l'esistenza di prodotti di tale pochezza e vecchiume, che impediscono al cinema italiano di provare a rinascere. Ma neanche il botteghino funge più da scusante (il pubblico – dati alla mano – si è ormai stufato).
Musiche di Bruno Zambrini. Sui titoli di coda c'è Crazy dei The Kolors.
Film SCADENTE — Voto: 3
Natale da chef (2017): Dario Bandiera, Rocio Muñoz, Massimo Boldi, Biagio Izzo
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta