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Manhunt

Regia di John Woo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Manhunt

di EightAndHalf
7 stelle

ATTENZIONE: SPOILER (anche se non rovina nulla)

Racconterò la trama assurda del film più folle di Venezia 74, Manhunt di John Woo, con un periodo solo, un giochetto linguistico che renderà al lettore l'effetto "a cascata" che si vive vedendo questa esilarante pellicola.

 

Un'azienda farmaceutica, la Tanjin, cerca di produrre illegalmente un farmaco in grado di amplificare le forze dell'essere umano fino a renderlo una sorta di Hulk estremorientale, e comincia a sperimentarlo su alcune cavie umane, ma il responsabile della ricerca, che vorrebbe tenere la formula chimica tutta per sé, viene ucciso con un colpo di pistola in auto poco prima di sposarsi con una giovane ragazza, che decide di vendicarsi quando le viene riferita la menzogna per cui il suo promesso è morto perché portato all'esaurimento da un avvocato ostinato, Du Qiu, che finisce a sua volta in mezzo a una sparatoria in cui sono invischiate due sicarie, Dawn e Rain, orfane adottate dal presidente della casa farmaceutica Tanjin, e portate di giorno in giorno a eliminare l'obbiettivo che viene loro riferito regolarmente, anche quando questo obbiettivo è proprio Du Qiu, quando il presidente della casa farmaceutica capisce che è meglio metterlo al silenzio, poiché viene accusato di essere l'omicida di una donna ritrovata nel letto di lui, in realtà uccisa dal figlio del presidente della casa farmaceutica in un attacco di gelosia folle, nella casa di Du Qiu in quanto la donna uccisa era stata incaricata sempre dal presidente della Tanjin di scovare da Du Qiu stesso la famosa formula chimica, scoperta poi dalla vedovina del ricercatore suddetto e rivelata a Du Qiu durante la sua fuga, resa possibile grazie anche a un poliziotto che sospetta presto che Du Qiu sia innocente, anche quando la vedovina, coinvolta nelle confuse manovre di fuga come alibi inventato in grado di testimoniare e salvare Du Qiu, anche se non si riuscirà mai a sfiorare nemmeno il tribunale poiché tutti i personaggi finiranno nel laboratorio della Tanjin, e sia Du Qiu che il figlio del presidente verranno sottoposti imprevedibilmente al trattamento tramite iniezione improvvisa, cosicché entrambi diventano fortissimi e si scontrano con tutti gli altri a colpi di calci e pistole finché il figlio del presidente non muore, Rain si ribella al padre nonostante ci si aspettasse si volesse vendicare per la morte di Dawn avvenuta nella casa campestre invasa di motociclisti e cavalli, e il presidente, affranto dalla morte del figlio (che non era riuscito nonostante gli sforzi a uccidere la vedovina), si spara. 

 

"For a better tomorrow", viene pronunciato alla fine del film. Un film che è un'esplosione demenziale e allucinante di adrenalina, velocità e polvere da sparo, abbellito da un montaggio che porta tutti gli assunti più estremi del cinema di John Woo a conseguenze iperboliche inaudite, fra dissolvenze incrociate, dissolvenze in nero e in bianco, ralenti time lapse sparati a 200 km/h. Un gioiellino estremo e definitivo, la riproposizione al limite del Post-Moderno di un immaginario che è proprio della filmografia di John Woo, e che riferisce di un tenerissimo (e costruttivo) effetto nostalgia. Esaltante ma soprattutto da morir dal ridere.

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