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Proud Mary

Regia di Babak Najafi vedi scheda film

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La recensione su Proud Mary

di Furetto60
5 stelle

Action, piacevole, ma poco originale e senza pretese.

Mary, alias Taraji P. Henson, è una giovane e affascinante killer professionista di etnia afroamericana, dopo aver ucciso su commissione un allibratore inadempiente, si ritrova forzatamente ad intervenire per prendersi cura del di  lui figlio, rimasto  privo di genitori e alla mercè della malavita organizzata, non immediatamente però. Fa trascorrere un anno e lo ritrova, divenuto un balordo ladruncolo, che fa consegne di droga, per conto di un feroce boss locale chiamato Zio, durante una di queste torbide operazioni, il ragazzino resta ferito in un vicolo e viene soccorso da Mary. Nonostante un inizio turbolento, il rapporto fra il sicario dal cuore d’oro e il teppistello, si consolida, ma nel frattempo Mary recatasi da Zio per cercare di persuaderlo, a svincolare il ragazzino da impegni loschi, dopo il suo netto rifiuto, lo uccide e con lui ,le sue guardie del corpo, dando l’incipit ad una sanguinosa guerra fra la banda di Benny e quella di Luka. Zio in pratica era il garante della pax tra le bande rivali, il suo omicidio fa dissotterrare l’ascia di guerra. Mary deve rimescolare le carte e allontanare da sé i sospetti per l’omicidio eccellente e contemporaneamente, deve salvaguardare l’incolumità del dodicenne, che ha preso a cuore, sia perché si sente responsabile della sua situazione di orfano allo sbaraglio e poi anche per appagare il suo istinto materno, si va a mano a mano, verso una guerra in solitaria, che la nostra antieroina, affronta con una grinta ed una perizia degna del miglior Rambo e o di Umma Truman in Kill Bill, fino all'inevitabile resa dei conti. Mary è una macchina da morte tanto implacabile, quanto chirurgicamente precisa.D'altra parte non ha scelta, il suo mentore come nelle migliori tradizioni "crime" non vuole lasciarla andare e allora è costretta a sfoderare tutto il suo talento di cecchina. Non nasconde al piccolo,il suo trascorso di killer del padre, ma ciononostante, ne conquista l'affetto.Sul piano spettacolare, il film poco credibile, è però più che godibile,di puro intarttenimento, ma dal punto di vista contenutistico, è inutile andare a caccia di messaggi o di spunti di riflessione: non ce ne sono. Tanta action e basta

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