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Figlia mia

Regia di Laura Bispuri vedi scheda film

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Cast Figlia mia

A dirigere Figlia mia è Laura Bispuri. Nata a Roma nel 1977, la Bispuri dopo la laurea in Cinema all'Università La Sapienza ha realizzato nel 2010 il suo primo lungometraggio Passing Time, premiato con il David di Donatello e selezionato come uno dei migliori corti internazionali dall'Académie des César. Biondina, il suo corto successivo, ha vinto invece un Nastro d'Argento per il miglior talento emergente. Nel 2015, la regista ha debuttato con il lungometraggio Vergine giurata che, dopo essere stato presentato al Festival di Berlino, è stato accolto in altri 80 festival in giro per il mondo e ha ricevuto diversi riconoscimenti (dal Nora Ephron Prize del Tribeca Film Festival al Globo d'Oro).

Al centro di Figlia mia vi sono le dinamiche tra tre diverse figure femminili: Vittoria, Angelica e Tina.

Vittoria è una bambina di dieci anni alla ricerca della propria storia e della madre a cui appartiene. A poco a poco ricostruisce i pezzi della sua esistenza scoprendo verità inattese e confrontandosi con due differenti modelli di maternità. Imparando ad accettare le differenze tra le sue due strane madri, capirà di essere il frutto di entrambe, senza far distinzione tra chi l'ha partorita e chi l'ha cresciuta.

Angelica è una donna che non avrebbe mai pensato di essere madre. Nel momento in cui rischia di perdere ogni cosa, per la prima volta inizia a pensare alla figlia che ha sempre vissuto a soli tre chilometri da lei. Angelica vorrebbe insegnare a Vittoria cos'è la vita e cosa sono la polvere, il sangue e il vento. La spinge a confrontarsi con le sue paure per imparare a vincerle. Sebbene lo ritenesse impossibile, scopre di amare la figlia e di essere ricambiata, conoscendo finalmente il significato dell'amore vero, dopo aver passato un'intera vita a cercarlo.

Tina invece pensa di essere la madre perfetta. Il suo amore è sincero, fatto di sforzi quotidiani, abitudini piacevoli, crescita, dolcezza, educazione e tenerezza. Crede che niente possa rovinare il profondo legame che ha con Vittoria ed è convinta che Angelica andrà finalmente via per sempre. All'improvviso, però, vede il suo equilibrio minacciato. Temendo di perdere sua figlia, cerca disperatamente di negare la verità sulla sua nascita ma  la situazione la costringe a fare i conti con i propri demoni e ad accettare in ultima analisi di non essere la madre perfetta e la complessa personalità di Vittoria.

A interpretare Vittoria, Angelica e Tina, sono nell'ordine Sara Casu, Alba Rohrwacher e Valeria Golino. "Avevo già formato un forte legame con Alba Rohrwacher mentre lavoravamo al mio primo film. Ho scritto il personaggio di Angelica pensando a lei e in completa contrapposizione al ruolo interpretato in Vergine giurata. Con Valeria Golino, invece, ci siamo capite reciprocamente studiando il personaggio di Tina: l'ho vista a poco a poco entrare nel suo mondo unico e abbracciarne le caratteristiche. Sara Casu, che interpreta Vittoria, viene dalla Sardegna e con i suoi colori e la sua voce ne incanta la tradizione.

Ho voluto sin dalla prima scena che Alba e Valeria interagissero con l'ambiente circostante immergendole nel reale contesto sardo e a contatto con gli attori non professionisti scelti tra la gente comune. Tra attori e non attori, ho voluto che vi fosse anche la presenza di quei molti stranieri che si sono trasferiti a vivere sull'isola da molti anni. Questa è anche la ragione per cui ho pensato a Udo Kier per il ruolo di Bruno, un tedesco che parla italiano e vive in Sardegna lavorando con i cavalli", ha sottolineato la Bispuri.