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La genesi di Wonder Woman

Regia di Angela Robinson vedi scheda film

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La recensione su La genesi di Wonder Woman

di alan smithee
2 stelle

locandina

Professor Marston & the Wonder Women (2017): locandina

TFF 35 - FESTA MOBILE 

"Da una storia vera"... promette, anzi minaccia il film nel suo epilogo, come a mettere le mani avanti: 90% dei casi è indicazione di una fregatura in arrivo. E infatti.

Il dotato ed affascinante Dott. William Moulton Marston insegna psicologia e si diletta ad inventare congegni: a lui si deve l'invenzione, mai brevettata per motivi etici, della macchina della verità. 

Sposato con una collega dotata pure lei, ma costretta dalle convenzioni dell'epoca  (siamo nel 1940) a fargli da semplice assistente, il professore si ivaghisce di una bella allieva bionda e la moglie, quasi per sfida, lo invita ad avvicinarla: scoprirà pure lei di nutrire attrazione per la giovane, che pure ricambia le attenzioni di entrambi, finendo i tre sotto uno stesso tetto coniugale, per il massimo scandalo della società di allora. Che c'entra l'Amazzonia?

Luke Evans, Bella Heathcote, Rebecca Hall

Professor Marston & the Wonder Women (2017): Luke Evans, Bella Heathcote, Rebecca Hall

Bella Heathcote

Professor Marston & the Wonder Women (2017): Bella Heathcote

C'entra eccome! Il menage a trois favorisce fantasie sempre più audaci in grado di partorire, sulle spoglie della bella amante della coppia, un tipo di donna audace e paladina dei deboli, invincibile ed amante della verità, oltre che dell'amore libero e dai toni spesso peccaminoso e pure lievemente sadomaso.

Successo immediato senza precedenti, ma guai a non finire.

Il film, nelle mani della sino ad ora incolore regista Angela Robinson, sciorina tutto il suo scontato discorsetto morale rinnegandosi poi nei fatti in modo clamoroso: condanna il falso perbenismo e poi si infradicia in scene soft e patinate imbarazzanti e frigida da rasentare ogni limite del ridicolo, e del tedio.

locandina

Professor Marston & the Wonder Women (2017): locandina

Gli attori, carini ma incolore come marionette, si prestano obbedienti alle regole della casa e nessuno brilla mai nemmeno di luce riflessa. E Rebecca Hall continua ad inanellare film bolsi e manierati che finisco inesorabilmente per detestare.

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