Regia di Les Mayfield vedi scheda film
Senza dubbio particolare, perchè può dare la sensazione per la maggior parte della pellicola che manchi l'atmosfera natalizia tipica di questo genere di film. "Miracolo nella 34esima strada" infatti, almeno fino al bel(forse troppo melenso) finale, di "magico" ha soltanto il protagonista (tra l'altro il buon Attenborough è identico allo stereotipo di Babbo Natale: candida barba bianca, sguardo mite, gentile..). Santa Claus si ritrova a trascorrere le festività non tra renne, folletti e simili, bensì in mezzo a complotti e persone senza scrupoli. Il momento in cui Kriss Kringle viene recluso perchè considerato pazzo porta a una riflessione sulla società d'oggi: la gente ormai ha perso la voglia di sognare, di credere in qualcosa che per quanto bello non esiste, anche se ciò può aiutarci a vivere, perchè purtroppo i fatti e gli ostacoli che la vita pone sembrano essere sempre più insormontabili: insomma, il mondo ha perso la speranza. Kringle si impegna semplicemente a riportare la fiducia nel futuro nel cuore delle persone, anche a costo di farsi la fama di "vecchietto un po'matto". Ed è questo a rendere stupendo il film, a parer mio: "Miracolo nella 34esima strada" sceglie un altro percorso rispetto ai"soliti" film di Natale per raggiungere e toccare il cuore, ma il risultato non cambia.
All'ultimo momento, manca il personaggio principale per la consueta parata di Natale. Quand'ecco che si presenta la soluzione, incarnata da Kriss Kringle, il cui aspetto e carattere ricordano alla perfezione il "vero" Babbo Natale..
Classica.
Interpretando Santa Claus, non può che risultare simpatico. Bravo.
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