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Fabrizio De Andrè. Principe libero

Regia di Luca Facchini vedi scheda film

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La recensione su Fabrizio De Andrè. Principe libero

di andenko
6 stelle

A tratti sembra una fiction TV. Ops..., È una fiction TV!

Quando si decide di mettere in scena la biografia ingombrante di un cantautore osannato e idolatrato (il più grande di sempre? per me sì) ogni scelta è legittima, anche l'idea di subordinare la vita pubblica e artistica a quella sentimentale. Nulla di male: De Andrè ha scritto stupende canzoni d'amore che scaldano tuttora i nostri cuori, da qualche parte avrà ben trovato ispirazione. Nei titoli di coda gli autori sentono il bisogno di specificare che alcuni eventi sono stati "romanzati" per esigenze narrative. Nessuna obiezione: è un film, non un documentario e come spettatore (e amante di De Andrè) desidero una storia coinvolgente, non un didascalico lavoro accademico.
Il guaio è che a furia di edulcorare il personaggio e il contesto, emerge un cliché "maledetto" che va poco oltre il "bere-fumare-scopare, bere-fumare-scopare". È questo il messaggio? Per contrasto, i personaggi di contorno (familiari, amici, amanti) sono invariabilmente raffigurati in un eterno, beota compiacimento, che li rende poco più che macchiette comprensive al servizio dell'artista. Sorridono sempre, come nelle pubblicità del Mulino Bianco. L'esito è paradossale: le varie "famiglie De Andrè" si trovano a incarnare a meraviglia la tanto detestata normalità piccolo borghese, che era il bersaglio preferito delle sue canzoni. Se la scelta degli autori è deliberata, chapeau: facciamo noi il verso a chi faceva il verso agli altri! Il sospetto, però, è che i motivi siano di puro marketing: rendere il polpettone digeribile per il grande pubblico. Obiettivo centrato: a tratti sembra una fiction TV. Ops..., È una fiction TV!
Per il resto, la presenza costante e ben dosata degli eterni capolavori di De Andrè e soprattutto la recitazione magistrale e mimetica di Marinelli (sempre più calato nel ruolo di erede di Volontè) ci conducono serenamente al termine delle tre ore, senza quasi che ce ne accorgiamo.
Uno dei film peggiori che abbia mai visto: l'ho guardato davvero volentieri. 6--

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