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L'angoscia

Regia di Bigas Luna vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'angoscia

di kotrab
8 stelle

Purtroppo difficilmente visibile e da troppo tempo ignorato dal mercato home video (mentre imperversano i peggiori risultati degli ultimi anni del regista catalano, tranne poche eccezioni), L'angoscia ha sicuramente le carte in regola sia per far felici gli appassionati di tensione, malessere psicologico e inquietudine, sia per dare buoni spunti di riflessione ai teorici.
Juan José Bigas Luna (classe 1946) è appunto nel suo periodo più creativo e appagante artisticamente, prima dei deprimenti compromessi tra stile dalle ambizioni colte e mercato di bassa lega (un pò come il "nostro" Brass, ma senza l'eccessivo ridicolo in cui è caduto quest'ultimo), compromessi che tuttavia lasciano trasparire ancora qualche barlume d'ingegno (perfino in Bambola).
Bisogna sottolineare l'abilità di BL nel congegnare un meccanismo ad incastro di alta precisione: un rincorrersi affascinante e labirintico di piani narrativi metacinematografico che può richiamare (forse esagerando) un mostro sacro come il Bunuel de L'angelo sterminatore (l'essere imprigionati in un luogo chiuso - con i dovuti distinguo), ma che sicuramente anticipa sia il sopravvalutato Demoni di Lamberto Bava (l'orrore derivato dallo schermo, in maniera più splatter-artigianale e sconclusionata in Bava), sia la sublime scena dell'incendio del cinema in Bastardi senza gloria di Tarantino (più precisamente il senso di minaccia incombente che attanaglia lo spettatore, come se serpeggiasse tra il buio e le file delle poltrone).
Nonostante queste sensazioni si perdano almeno in parte, ovviamente, se non vissute nella vera sala cinematografica, il film di BL, riesce molto bene a equilibrare gli intrecci e i piani narrativi, riflettendo sui meccanismi percettivi e dei processi mentali di identificazione: c'è infatti chi ha semplicemente paura delle immagini (la maggior parte), ma anche chi si identifica letteralmente materializzando le ossessioni (una esorcizzazione dello stesso regista?). Ricorrono così, allora, le violenze fisiche sull'occhio (...Fulci, con la sua estrema efferatezza...o Kubrick, in maniera più delicata, ecc. ecc.), mentre si rivelano nuove proliferazioni di schermi sia in avanti che indietro (ma non vi svelo troppo, o l'ho già fatto?...) e si viene risucchiati dal vortice, come una delle coprotagoniste. 8

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