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Magnifica ossessione

Regia di Douglas Sirk vedi scheda film

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La recensione su Magnifica ossessione

di steno79
8 stelle

"La magnifica ossessione" è uno dei melodrammi più importanti del maestro del genere Douglas Sirk ed è il remake di un film omonimo del 1935 di John M. Stahl, regista da cui Sirk trarrà ispirazione per un altro remake, ancora più famoso, che sarà "Lo specchio della vita" del 1959.

Quando uscì il film fu, come al solito, poco compreso dalla critica dell'epoca, ma ebbe un ottimo riscontro al box office, e Jane Wyman fu candidata all'Oscar come miglior attrice protagonista.

Si tratta di una parabola sulla redenzione personale, tratta da un romanzo del pastore luterano Lloyd C. Douglas, svolta attraverso una trama che potrà apparire improbabile a molti e che si sviluppa attraverso una serie di colpi di scena che alcuni hanno giudicato assurdi o pacchiani, eppure il magistero registico di Sirk nel melo' trasforma la materia narrativa di base in una riflessione coerente sulla necessità di dare un senso alla propria vita facendo del bene agli altri.  Molto del fascino della pellicola risiede nella veste formale, con una fotografia di Russell Metty dai cromatismi a tratti quasi irreali o deliranti che sembra voler assecondare l'estremismo di situazioni e personaggi, all'interno di precise coordinate stilistiche. Alla riuscita del film concorre certamente l'interpretazione, con un Rock Hudson che sa conferire uno spessore convincente al personaggio nella sua trasformazione da playboy egoista a medico dedito a riscattare la colpa che aveva causato la morte del marito della Wyman, e quest'ultima che asseconda con un mestiere spesso ineccepibile le bizzarrie del copione, mettendo a frutto tutta l'esperienza maturata nel genere del melodramma negli anni precedenti.

Forse un gradino al di sotto delle migliori riuscite di Sirk come "Lo specchio della vita" e "Come le foglie al vento", "La magnifica ossessione" resta un pregevole esempio della fase matura del regista, un film che anni fa veniva passato regolarmente in TV su Rete 4, ma la cui visione è inevitabilmente penalizzata dallo schermo televisivo.

Voto 8/10

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