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Jurassic World: Il regno distrutto

Regia di Juan Antonio Bayona vedi scheda film

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La recensione su Jurassic World: Il regno distrutto

di emil
7 stelle

Tre anni dopo il disastro di Isla Nublar, i dinosauri sono abbandonati a se stessi, liberi di scorrazzare fra le rovine del parco meraviglia che fu , confinati ad un oblio che fa rima con morte, visto che un vulcano sta per distruggere l'isola.

Owen (Chris Pratt) , ex addestratore di Velociraptor e Clayre (Bryce Dallas Howard) , responsabile di un organizzazione a salvaguardia dei dinosauri, spingono le autorità per l'evacuazione e la tutela dei bestioni, e trovano sostegno in Benjamin Lockwell, ex socio del fondatore del Jurassick Park originale, il quale organizza una missione segreta per il recupero dei dinosauri, visto che il governo non ss decidersi velocemente sulla questione. Tutto andrà storto...

Sequel del fortunatissimo Jurassik World, "Il regno distrutto" chiede allo spettatore familiarità con il primo episodio, (ritroviamo infatti quasi tutti i protagonisti umani e non), condizione da soddisfarre per lasciarsi coinvolgere da un coito interrotto di meraviglia. Si capisce subito dal riuscito incipit che si volerà alto ed in particolare tutta la parte ambientata sull'isola è trascinante e scalmanata. Bayona sa il fatto suo e riesce ad inanellare una serie di sequenze divertenti ed al cardiopalma, fatte di rincorse, inseguimenti carambole e mascelle piene di denti acuminati che si chiudono mangiando l'aria ( più o meno).

Il livello degli effetti è stratosferico, insomma è quello che ci si aspetta da un blockbuster planetario come questo, ma c'è dell'altro: interessante la riflessione sulla caducità della vita, seppur animale, su chi possa metter bocca in questioni di vita e morte quando si parla di altre specie. Come al solito è sempre l'uomo il peggiore, mosso da un avidità che gli si rivolterà contro ( da antologia la sfilata dei dinosauri ).

Anche l'epilogo, vagamente anarchico, lascia intravedere un ennesimo sequel, ed ha un sapore di beffa e rivincita. Tutte cosette che fanno dimenticare una certa omogeneità nelle caratterizzazoni e le ripetute lacrime di Bryce Dallas Howard. Graditissimo cameo di Jeff Goldblum, personaggio storico della prima trilogia.
Sequel che mantiene le aspettative.

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