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Light of My Life

Regia di Casey Affleck vedi scheda film

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La recensione su Light of My Life

di pazuzu
7 stelle

«It's a love adventure»: è un'avventura d'amore. Questa breve frase, pronunciata dalla piccola protagonista sul finire di Light of my Life, definisce quello che con uno slancio di romanticismo potrebbe esserne considerato il genere d'appartenenza: l'amore, in questo caso, è quello dalla portata universale che può unire un padre e una figlia.

 

 

«It's a love adventure»: è un'avventura d'amore. Questa breve frase, pronunciata dalla piccola protagonista sul finire di Light of my Life, definisce quello che con uno slancio di romanticismo potrebbe esserne considerato il genere d'appartenenza: l'amore, in questo caso, è quello dalla portata universale che può unire un padre e una figlia coalizzati contro tutto e tutti, o meglio, costantemente all'erta nei confronti di un mondo sconvolto da una pandemia che dieci anni prima ha sterminato quasi interamente la popolazione femminile, lasciando gli uomini soli in uno stato di placido squilibrio. Sotto la scorza esposta del post-apocalisse pulsa - neanche troppo sotterranea - una metafora sull'esser genitori single in una famiglia spezzata, sul barcamenarsi in una società che non dà punti di riferimento e nella quale il concetto di fiducia si fa via via più vacuo e astratto.

 

 

Casey Affleck (che scrive, dirige e recita) e la piccola Anna Pniowsky vagano verso nord tra le cittadine quasi fantasma del midwest americano, spostandosi tra i boschi, accampandosi dove capita, e talvolta occupando case rimaste incustodite perché chi prima le abitava ora giace putrefatto in cantina. La parabola di questo padre che non è ancora riuscito ad elaborare del tutto il lutto della moglie, e della figlia nata poco prima che la 'peste femminile' sconvelgesse tutto e rivelatasi miracolosamente immune, ha lo stesso ritmo lento e compassato dei racconti con i quali lui cerca di spiegare a lei le regole, sempre più impazzite, che governano una convivenza che ormai quasi non è più tale, tra gli uomini che abitano la Terra.

 

 

Papà e figlia vivono i postumi di una doppia catastrofe, personale e planetaria, tanto che l'infanzia nella quale s'è trovato ad educarla - costretto a conciarla come un maschietto perché in quanto femmina è merce rara quindi in pericolo - non è altro che un'infanzia votata alla sopravvivenza: lui vive per proteggerla faticando a trovare le parole per definire la crudeltà umana, lei vorrebbe sempre agire d'impulso, ma il rischio è la vita. Lui dovrà iniziare a credere nelle capacità di una ragazzina, che ha pur sempre il vantaggio di non aver mai conosciuto altra realtà che quella, di aver appreso come dominarla in situazioni critiche, e lei dimostrare di esserne in grado, sì da poter esser lei, in caso di necessità, a rassicurarlo che è tutto ok e che quella che stanno vivendo, in fondo, «It's a love adventure»: è un'avventura d'amore.

 

 

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