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Un anno con 13 lune

Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un anno con 13 lune

di ethan
8 stelle

Il film è ambientato nel 1978, anno che, sulla base del fatto che ci siano 13 lune, si ritiene influisca (e abbia influenzato in passato, quando avveniva questa rara ricorrenza, che accade sei anni ogni secolo) in modo negativo sull'umore delle persone più emotive.

Elvira (Volker Spengler) è una trans che, da uomo, si chiamava Erwin, aveva una moglie, Irene (Elisabeth Trissenaar) e una figlia, Marie-Ann (Eva Mattes): ha cambiato sesso sperando che il ricco e meschino Anton Seitz (Gottfried John) ricambi le sue attenzioni ma l'uomo, al contrario, la respinge, dopo averla umiliata. Elvira cade così nella depressione più totale e il racconto si interseca con il suo passato, raccontato dalle persone che l'hanno conosciuta/o.

'Un anno con 13 lune', uscito lo stesso anno in cui è ambientato, appartiene all'ultima fase della prolifica carriera di Rainer Werner Fassbinder, cineasta bavarese tuttofare, che in un ristretto arco di tempo, che va dal 1969 al 1982 - anno della sua improvvisa morte per overdose - diresse, limitandosi solo al grande schermo, una quarantina di film: la trama è ispirata a un fatto reale e il regista ha curato soggetto, sceneggiatura, nonché fotografia (eccezionale, con immagini sature di colori molto caldi) e, in coppia con Juliane Lorenz, il montaggio.

Il film è un intenso e cupo dramma che tratta temi come la solitudine, la disperazione, lo sconforto e soprattutto la paura (angst, appunto paura in tedesco, è il termine che i vari personaggi usano più volte) più totali, che attanagliano alcuni individui dal carattere particolarmente sensibile e fanno si che essi non vedano nulla di positivo nella loro tormentata esistenza, specialmente nella sfera affettiva, restando a loro null'altro che soluzioni 'estreme'.

Lo stile utilizzato in questo film dal regista tedesco è caratterizzato da lunghe sequenze dialogate fino allo sfinimento, filmate con una vasta gamma di carrelli laterali, all'indietro e qualche panoramica, montate con un ritmo compassato, mentre la (triste) storia dell'infelice Elvira/Erwin viene a galla dai molteplici brevi racconti fatti dalla gente che la/lo ha conosciuta/o, come la suora da bambino - una parentesi molto toccante - oppure i suoi familiari più stretti - qui assistiamo viceversa a una cruenta scena di sgozzamento e macello di bovini (Erwin faceva questo mestiere) non per tutti i gusti - con un curioso rimando a 'Quarto potere', dove la personalità di Kane veniva man mano spiegata a seconda dei punti di vista dei personaggi a lui più prossimi.

Ma le assonanze con il capolavoro di Orson Welles finiscono qui, dato che Fassbinder ha avuto altri modelli nel cinema americano - come ad esempio Douglas Sirk - e possiamo affermare che, a sua volta, è stato il suo lavoro ad influenzare altri registi, basti pensare al cinema di Pedro Almodovar.

'In einem Jahr mit 13 Monden' (stranamente, per una volta, tradotto quasi alla lettera da noi), che soffre unicamente di qualche eccesso verboso, è un sentito e partecipato studio analitico di un individuo alla deriva, che lo pone tra i lavori più importanti dell'autore.

Voto: 7/8 (v.o.s.).

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