Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Questo Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott è stato investito dal caso Kevin Spacey (Scott dovette tagliare tutte le parti con lui e rigirare le scene con Plummer) fatto uscire ed archiviato alla svelta. È un gran bel film, sceneggiato alla grande, pieno di ritmo, ottimamente fotografato e con un cast all'altezza. Oltre alla storia (vera - con alcune libertà del caso) successa negli anni 70 - il rapimento del nipote di Getty, l'uomo più ricco del mondo, da parte della 'ndrangheta - a Scott interessa tutt'altro discorso: quello dell'anziano Getty e il suo rapporto con la vita, con le persone, con gli oggetti, con la ricchezza, con i soldi. C'è un discorso sull'America, sul potere di tutti i soldi del mondo, sulla spietata costruzione di un impero sacrificando ogni legame personale e non. Il materialismo sfrenato di uno stato (quello americano) che non lascia neanche le briciole (significativa la scena della statuetta) e che dovrebbe riflettere su se stesso. Eppure non lo fa, non ci riesce - emblematica, simbolica, definitiva, l'ultima apparizione di Getty nel finale ( compreso l'abbraccio al quadro, scena precedente). C.Plummer è stato davvero bravo e non ha fatto rimpiangere Spacey. La curiosità però resta: chissà quali altre sfumature avrebbe dato un grande attore come Spacey.
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