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Cortesie per gli ospiti

Regia di Paul Schrader vedi scheda film

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La recensione su Cortesie per gli ospiti

di Lina
8 stelle

Affascinante thriller tratto dal libro omonimo di Ian McEwan che possiede una trama alquanto contorna e ricca di ambiguità e di tranelli psicologici. Racconta la storia di un uomo e di una donna inglesi che sono in crisi e che sperano di ritrovare la passione e la voglia di impegnarsi in un rapporto serio e duraturo facendo un viaggio a Venezia. Le cose si complicano in maniera pericolosa quando incontrano un uomo losco, perverso e squilibrato che dopo averli spiati e pedinati senza farsene accorgere, cerca di diventare loro amico. Li invita a cena e poi, anche più di una volta a passare del tempo con lui e sua moglie nella loro villa. Purtroppo però, tutto si concluderà in maniera tragica ed inaspettata.

Ne vien quindi fuori un film molto singolare che nel sottointendere la morale del non fidarsi mai degli estranei e nell'accennare ai lati più oscuri, inconfessati ed ambigui della sessualità umana (ci sono diverse allusioni all'omosessualità inconscia e repressa, al sadomasochismo e perfino al voyeurismo), riesce a rendersi accattivante e di forte impatto psicologico.

La narrazione è fredda ed inconsueta, eppure intrigante, l'atmosfera è cupa e morbosa e la sua miscela di sentimento, erotismo, mistero e tensione coinvolge e talvolta sconcerta, mentre le ambientazioni veneziane notturne in modo particolare, avvolte sempre nella loro inquietante penombra (sia quelle esterne che quelle degli interni di locali e palazzi), hanno un impatto visivo molto potente sullo spettatore.

Un'opera in definitiva ricca di suggestione, sorretta da una sceneggiatura scritta con grande stile ed eleganza che si lascia ricordare soprattutto per l'affascinante sensualità dei suoi protagonisti principali nonostante dei diaoghi macchinosi, ricchi di significati oscuri e di una certa inconcludenza di fondo che lascia che la pellicola rimanga, soprattutto sotto il profilo ideologico, irrisolta.

 

Paul Schrader

 

Ha effettuato un buon lavoro rendendo giustizia al libro originale al quale si è ispirato.

 

Christopher Walken

 

Un maniaco perfetto ed inquietante.

 

Rupert Everett

 

Bravo, bello e sensuale.

 

Natasha Richardson

 

Bella e sensuale, ma un po' trattenuta.

 

Helen Mirren

 

Convincente ed adeguata al ruolo della donna ambigua e perversa.

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