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Il figlio di Giuda

Regia di Richard Brooks vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il figlio di Giuda

di rocky85
9 stelle

"Cosa ha da guardarmi lei? Si vergogna di essere cristiano? Ah capisco, lei pensa che il cristianesimo sia per gli scemi, le bizzoche e i rammolliti eh? Lei crede che Gesù fosse una femminuccia eh? E io invece le assicuro che Gesù sarebbe in grado di entrare in un posto anche peggio di questo per predicare la sua dottrina. [...] Gesù era un vero combattente, il più formidabile peso medio che si sia mai visto. E per quale ragione signori miei? Amore, Gesù donava ed elargiva amore. E cos'è l'amore? L'amore è la stella del mattino e quella della sera. Sì, peccatori, l'amore è la fiamma che ispira il poeta e il filosofo. L'amore sublima l'esistenza, ma io parlo di quello sacro non di quello profano."

Elmer Gantry (Burt Lancaster) è un piazzista vagabondo che vivacchia grazie alla sua incredibile parlantina ed ai suoi modi da simpatico cialtrone. Sorriso sempre stampato sul viso canagliesco, Elmer entra ed esce da locande di quart'ordine, sproloquia e racconta barzellette, ed ha il dono di farsi ascoltare da chiunque. E, tra una sbornia e l'altra, riesce anche a portarsi a letto qualche donnina. Grazie all'incontro con una ragazza che fa parte di una congregazione revivalista, fa la conoscenza di sorella Shannon (Jean Simmons), che di quel movimento è la maggiore rappresentante. Se ne innamora e per lei mette a disposizione del movimento la sua comunicatività, diventandone in breve tempo un guru osannato dalla folla. Ma il suo è un castello di carta, destinato a sgretolarsi e a far cadere con sè tutti coloro che gli sono accanto. Straordinario e potentissimo film, Il figlio di Giuda è un apologo che ci ricorda quanto siano ipocrite e false le esasperazioni delle religioni (tutte), e quanto sia facile muovere e sobillare i moralisti e bigotti abitanti della provincia americana. Un tema già di per se compatto e molto importante, ma trattato in modo delicato e mai banale da un Richard Brooks, regista e sceneggiatore, al massimo della forma. Ma Il figlio di Giuda è anche una critica efferata alla società americana, prontissima a farsi esaltare da figure estemporanee, per poi farle ripiombare nel fango appena svelino tutte le loro contraddizioni e ambiguità. Elmer Gantry appartiene in maniera assoluta al suo protagonista, un Burt Lancaster straordinario, in una delle sue interpretazioni più belle di sempre, giustamente premiata con l'Oscar. Sentirlo recitare in lingua originale, come l'ho visto io, è una autentica gioia per gli occhi e per le orecchie. La bella Jean Simmons, che sposò poco dopo la fine delle riprese il regista Richard Brooks, non gli è da meno, nel ruolo della dolce e controversa sorella Sharon. Ma è forse il personaggio interpretato da Arthur Kennedy a costituire una figura importante quale contraltare del falso profeta Gantry: questi, espressione di una classe intellettuale e laica, si posiziona in un ruolo ambiguo, in quanto pur intuendone da subito le contraddizioni, partecipa all'ascesa di questo incredibile personaggio e del suo movimento religioso. "L'America è una terra un po' pazza, con una forte inclinazione al chiasso e all'orpello, fertile di grano, fagioli, patate, cotone, pellicole, amore in automobile e risvegli religiosi. Alleluja fratelli!"

 

 

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