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L'uomo che uccise Don Chisciotte

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

Commenti brevi
  • Follia, paradosso, provocazione, straniamento. Parole che vanno bene per tutti i film di Gilliam. Raccomando caldamente a tutti, però, di evitare questo.

    commento di putrella
  • La tela di Penelope di Gilliam...

    leggi la recensione completa di TerenceFletcher
  • Purtroppo un mezzo mattone poco digeribile, malgrado un cast più che all'altezza.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • ci si avvicina a questo oggetto con una certa cautela, sapendo che l'ossessione quasi malata dell'amato Gilliam per questo soggetto avrebbe potuto portare a un fallimento. è proprio così: volevo tanto che mi piacesse, ma la fiacchezza, la mancanza di mordente di cui è pervasa la pellicola è insuperabile. il grande Pryce è invece una certezza.

    commento di giovenosta
  • Il personaggio creato da Cervantes e relativo romanzo è una fortissima metafora sulla forza dell'immaginazione, della follia e del romanticismo avversa al cinismo, al concretismo e al materialismo della realtà, e forse non è affatto un caso che sia anche l'ultimo lavoro di Terry Gilliam. Solo che, questa volta, a vincere sono stati i giganti.

    leggi la recensione completa di YellowBastard
  • Film suggestivo, per ambientazione, tematiche e potenza espressiva di alcune scene. Non privo di difetti (in particolare, per me, i personaggi femminili eccessivamente stereotipati), può piacere o non piacere a seconda che un certo tipo di visionarietà e riflessioni tocchino le corde "emozionali" personali dello spettatore.

    leggi la recensione completa di mgcgio
  • Se l’opera originale ai suoi tempi si pose anzitutto come parodia del successo del genere cavalleresco, Terry Gilliam ne sviluppa l’ormai superata critica per arrivare a realizzare un proprio elogio della follia. L’uomo che uccise Don Chisciotte vive di momenti di puro cinema dell’assurdo.

    leggi la recensione completa di Malpaso
  • Rivisitazione moderna del Don Chisciotte intelligente e originale.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti