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Il premio

Regia di Alessandro Gassman vedi scheda film

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La recensione su Il premio

di Furetto60
5 stelle

Occasione mancata per il regista Alessandro Gassman,comunque buona la prova degli attori.

Giovanni Passamonte,scrittore di fama internazionale,a causa della  fobia per l'aereo, decide di affrontare un lunghissimo viaggio in auto per  raggiungere Stoccolma e partecipare alla cerimonia di consegna dei Nobel,dove verrà insignito del premio per la letteratura,di cui al titolo.Giovanni ,interpretato dal nostro Gigi Proietti,intraprende cosi questo "road movie" in compagnia del suo segretario personale Rinaldo,Rocco Papaleo e con i due figli Oreste, alias Alessandro Gassman,angariato da una moglie arpia e con la velleità di aprire una palestra e Lucrezia,la Foglietta,blogger fallita e stramba,che vuole documentare il viaggio per postarlo in rete.Sarà l'occasione per conoscersi meglio e modificare alcune dinamiche familiari.

L'aspirazione di Alessandro Gassman ,qui alla sua seconda regia, è quella di misurarsi con un tema che ha tutta l'aria di essere personale, il protagonista Giovanni  rimanda infatti visibilmente alla figura del vero padre del regista.Manifesta apertamente, il confronto conflittuale, tra un genitore famoso,stimato e importante,dotato di una personalità forte,carismatica ed egocentrica, ma anche paradossalmente troppo ingombrante e scomoda per un figlio che inevitabilmente finisce con lo scivolare nell'ombra, sentendosi inadeguato e non all'altezza dell'illustre padre, è  quello che spesso capita ai figli d'arte,basti pensare ai Tognazzi  ai De flippo e tanti altri che mettendosi sulla scia tracciata  dai loro genitori, non sono mai riusciti ad eguagliarli, sentendo sempre il peso di un paragone inevitabile e anche doloroso.Dunque poteva essere una prova ricca d'interesse,anche grazie alla partecipazione di Gigi Proietti, in un ruolo atipico rispetto a quelli brillanti, cui il grande artista ci ha abituato.Tuttavia il film non decolla,manifestando  le sue più grandi carenze, proprio nella sceneggiatura e nei dialoghi.E' solo abbozzato il tratto intimista, a favore  invece di quello farsesco,tipico della commedia all'italiana.In sostanza sembra proprio un'occasione mancata.Tra le note positive del film,oltre alla bella fotografia e una gradevole colonna sonora, c’è soprattutto il cast strepitoso.Anna Foglietta, che da il volto alla tipica frequentatrice del "web" dei nostri tempi,nevrotica e compulsiva,Rocco Papaleo, fedele fiduciario, dal linguaggio aulico, deferente, ma non privo di personalità e la mai tramontata Erika Blanc, perfetta nel ruolo di diva reclusa.Alessandro Gassman nei panni del protagonista, è abbastanza a suo agio, per finire con Proietti,mattatore assoluto,in grado di interpretare qualsiasi parte con elegante professionalità e abilità,grande maestro di recitazione,che spesso in tempi recenti  ha trovato spazio solo in piccolissimi camei, laddove invece merita senz'altro il proscenio.Bravi anche  i comprimari,tuttavia il grande colpo a sorpresa, non arriva.

 

 

 

 

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