Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cosa dirà la gente

di noodless94

8 stelle

Cosa dirà la gente è un film reale, attuale, che ci mostra un mondo totalmente diverso da quello occidentale. Cosa dirà la gente è la storia di una normale ragazza pakistana, Nisha, che come molti suoi coetani vive in Europa dopo essere andata via dal suo paese d'origine per cercare condizioni di vita migliori.

Nisha, cresciuta nel mondo occidentale, fa ormai parte, a tutti gli effetti, di quel mondo tanto lontano (non solo geograficamente) dal Pakistan: frequenta una scuola normale, ha un cellulare, è giornalmente a contatto con i ragazzi, ama ballare e divertirsi, un po' come la gran parte dei ragazzi della sua età, è libera anche di non pregare(sentimento, questo, particolarmente importante per i Musulmani, che allontana il film dal punto di vista religioso che, vedendo la trama, si sarebbe potuto trasformato agli occhi dello spettatore in un tipico caso di fondamentalismo religioso):

Nisha viene punita per essere stata se stessa, una giovane ragazza piena di sogni, di voler fare esperienze nuove, di provare sentimenti forti, veri.

Viene punita dalla sua tradizione, maledettamente arretrata, che possiede una visione della donna altrettanto arretrata, con quest'ultima considerata ancora incapace di scegliere cosa sia giusto o sbagliato per il suo futuro e totalmente a servizio dell'uomo.

Viene punita dalla paura di essere giudicati che colpisce la sua famiglia quando la giovane ragazza viene trovata nel letto insieme a un ragazzo(come poi più volte dirà anche Nisha, nulla era accaduto tra i due), di non poter far parte della comunità, di non essere più invitati ai matrimoni, alle feste degli amici solo perchè il pettegolezzo guida la volontà umana, la indirizza a scegliere, ponderatamente, chi può essere frequentato e chi no.

Cosa dirà la gente è una storia vera, e non serve nemmeno sforzare la memoria per trovare un evento che, nella realtà, rispecchi cosa succede nel film. Nella normalità più assoluta, sentiamo spesso parlare di bambine sposa, di come la loro vita venga indirizzata sin dalla tenera età: sentiamo parlare di donne coraggiose, che si oppongono all'unico legame che possiedono, la loro famiglia, pur di poter scegliere, di poter essere ancora libere di vivere come più piace a loro.

Nemmeno i servizi sociali e le amiche riescono a smuovere gli animi di genitori rimasti ancorati alle tradizioni del loro paese. Nisha, perfettamente inserita nel contesto europeo, è costretta ad abbandonare la sua casa, la sua scuola e i suoi amici, per un viaggio "di purificazione" a Islamabad, con l'obiettivo di capire il modo di vivere e di pensare delle persone che vivono nei luoghi d'origine dei loro genitori.

Così comincia un'influenza, paradossalmente direi, al contrario(rispetto a come sia abituati a vederla).

Nisha, abituandosi ai ritmi e ai modi di vivere pakistani, tiene però ancora accesa una fiamma, quella dell'amore libero, dell'amore puro e imbarazzante, fatto di momenti di timidezza e, appunto, imbarazzo, che è tipico di ogni ragazzo della sua età.

Quello che accade nella claustrofobica (ma meravigliosa in ogni sua stradina!) Islamabad, sembra ripetersi dopo ciò che era accaduto a Oslo.

Così, fra Nisha e il suo desiderio di amore, si oppongono nuovamente la tradizione e i pettegolezzi, la paura di essere sparlati, di essere visti e riconosciuti colpevoli di qualcosa di miserevole, di assolutamente contrario ai principi che guidano una società e una cultura "pura".

Ma Nisha è una ragazza forte, come lei ne esistono tante nel mondo reale. Ragazze che sognano, che vivono, che lottano per la propria vita, per i propri desideri. Non cede nemmeno alla fine, quando sotto una fitta nevicata, a passi silenziosi, fugge nel buio, osservata dal padre, colpevole a più riprese di ciò che accade alla figlia, incapace di rivolgere alla figlia anche un minimo cenno, incapace di tentare un minimo avvicinamento al mondo della ragazza, troppo lontano da quello in cui è cresciuto.

Iram Haq, regista del film, affronta una tematica importante, offrendoci la possibilità di vedere dentro al suo mondo, la sua tradizione e il suo confronto con il mondo occidentale(è anche lei una norvegese-pakistana, proprio come la protagonista). Attraverso la meravigliosa prestazione Maria Mozhdah, protagonista nel ruolo di Nisha, ci immergiamo perfettamente nel mondo della ragazza, nella sua quotidianeità più volte stravolta, nella sua indole adolescenziale di ragazza cresciuta, nonostante le origini, in occidente.

Cosa dirà la gente è un film che funzione perchè è reale, che colpisce forte nello stomaco proprio perchè è cosa risaputa che fatti del genere potrebbero benissimo accadere nella vita reale.

Cosa dirà la gente del film non si sa; io dico che mi ha colpito, mi ha lasciato più volte a bocca aperta, interdetto e incapace di accettare quel che vedevo sul grande schermo, spesso trattenendo il fiato insieme alle persone in sala, titubante e preoccupato di vedere ciò che stava capitando a Nisha.

Un film da vedere assolutamente.