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Il prigioniero di Amsterdam

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Il prigioniero di Amsterdam

di Albus96
9 stelle

Poco conosciuto o almeno meno considerato di altri. Da vedere: lo classifico al 5° posto tra gli Hitchcock degli anni '40, dietro a mostri sacri come Rebecca e Notorious, ma anche allo splendido Prigionieri dell'oceano (con cui ha qualche affinità) e appena dietro a Suspicion.

Poco prima dello scoppio della guerra un giornale americano manda in Europa un giovane e dinamico reporter. Egli partecipa ad Amsterdam ad un congresso internazionale pacifista. All'uscita dei congressisti uno dei capi del movimento viene ucciso. Il giovane reporter si lancia sulle orme degli assassini e scopre che lo statista non è stato ucciso, ma è tenuto prigioniero in un mulino abbandonato donde è trasportato per via aerea a Londra. Il vecchio statista è a conoscenza di un segreto politico che interessa una potenza estera i cui agenti cercano inutilmente di sapere...

 

Il film è davvero notevole: lo è per una serie di motivi ⇒ 

  • Il mulino: le pale girando in senso contrario a quello del vento trasmettono un messaggio segreto.
  • Il leit motiv dei cappelli, degli uccelli, degli edifici particolarmente alti
  • la vertigine e la paura di precipitare nel vuoto sottolineata dalle inquadrature e dall'angolatura delle riprese in soggettiva. (cosa che si ripresenterà in molti film successivi)
  • L'assassino scappa tra una selva di ombrelli che la macchina da presa riprende con una panoramica dall'alto dandoci l'idea di un vero e proprio labirinto impenetrabile.
  • Hitchcock stesso spiega come ha girato la scena finale usando un trasparente che ad un certo punto si strappa a comando per la pressione dell'acqua contenuta in un serbatoio: «Quando l'aereo s'immerge nell'oceano i piloti non riescono a raddrizzarlo, l'oceano si avvicina e noi siamo nella cabina di pilotaggio; la macchina da presa è al di sopra delle spalle dei due piloti e, in mezzo a loro, si vede, attraverso il vetro della cabina, l'oceano che si avvicina sempre più. Allora, senza alcun taglio, l'aereo entra violentemente nell'acqua e i due piloti annegano; tutto questo nella stessa inquadratura».
  • Un'altra cosa difficile da riprendere era il modo con cui l'aereo si sfascia prima di affondare, quando una delle ali si stacca con della gente sopra: «Nel fondo di una grande vasca d'acqua avevamo installato delle rotaie: l'aereo era montato su queste rotaie che s'interrompevano a un certo punto; l'ala dell'aereo scorreva su un'altra rotaia perpendicolare…»

Questo fa capire che Foreign Correspondant pur essendo considerato (a torto) un minore contiene tantissimo Hitchcock, forse a differenza di Rebecca uscito sempre nel '40.

 

Albert Bassermann, Joel McCrea, Martin Kosleck

Il prigioniero di Amsterdam (1940): Albert Bassermann, Joel McCrea, Martin Kosleck

Bene gli attori, anche se è la storia nel complesso che rimane.

 

Uscito negli USA nell'agosto del '40 ebbe grande successo di pubblico e di critica. I giornalisti statunitensi apprezzarono la riuscita fusione tra film di intrattenimento e pellicola di propaganda antitedesca. 

Ottenne 6 nominations agli Oscar 1941 senza però vincerne (una vergogna).

 

Grandissima sorpresa: convincente e con una ambientazione olandese che dà sempre un qualcosa di speciale.

 

Voto: 9-/10 (- per alcuni passaggi statici e una trama un po' troppo complessa)

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