Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Napoli. Adriana è un medico legale che ad un evento mondano incontra casualmente un misterioso ragazzo, Andrea, con cui vive una notte di passione. I due si danno appuntamento per rivedersi al museo il giorno seguente ma tuttavia lui non si presenta. Rientrata al lavoro, Adriana riconosce all’obitorio proprio il cadavere del giovane, brutalmente mutilato, da un tatuaggio. Ovviamente ne rimane profondamente turbata, e cerca di capirci di più su quanto è avvenuto ed è avvolto nel mistero, finché un giorno, prima in giardino e poi per la strada, le sembra di rivedere il giovane….
Che bella sorpresa questa “Napoli Velata”! Ozpetek questa volta non delude le aspettative, come successo altre volte, e, anzi,dirige quest’opera con vera maestria, perfettamente a suo agio in una città tormentata e affascinante come Napoli, città dalle tante contraddizioni, di cui il regista non manca di lasciare spazio ai miti, ai riti e ai personaggi che la popolano, dalla tombola “vetussa”, alle streghette, ai freaks, sempre molto cari al regista, e ovviamente i palazzi sontuosi, i vicoli meravigliosi, il mercato, il mare....
Il contesto diventa imprescindibile, perché è nella città dei misteri in cui nasce un mistero: quello che stravolge la vita di Adriana, sempre così ligia e imperturbabile, ancorata profondamente al suo lavoro, ma che si trova ad affrontare prima una passione sconvolgente e poi un delitto e un mistero. L’interpretazione di Giovanna Mezzogiorno, va detto, è eccellente, rende perfettamente sia la spigolosità che la fragilità e il percorso emotivo che dovrà fare il suo personaggio.
E l’oggetto della passione, è quell’Alessandro Borghi, che, prova dopo prova, da “Non essere cattivo” in poi sta dimostrando di essere – a mio modesto parere – il miglior attore italiano in assoluto sulla scena cinematografica. Qui in un ruolo peraltro molto “fisico”, e con parecchie scene svestito. Quanti altri attori, soprattutto in ascesa come lui, non avrebbero sicuramente declinato un ruolo così “forte”? Oltre che bello e bravo evidentemente non manca di coraggio, il ragazzo.
Un film difficilmente etichettabile, inquieto, nervoso, seducente, ma sincero e ricco di passione. Si può dire così spesso nel nostro panorama italiano? Non mi sembra. Voto (da 1 a 10): 8.
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