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Aquaman

Regia di James Wan vedi scheda film

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La recensione su Aquaman

di Humbug
4 stelle

Un concentrato testosteronico di clichés del genere supereroistico, in salsa un po' kitsch e un po' dark.

Tu quoque, James Wan! Dopo Joss Whedon, complice insieme a Snyder di quella sfida al buon gusto che era Justice League, ecco un altro abile mestierante fallire miseramente nel tentativo di dare un minimo di dignità cinematografica ad un lungometraggio del DCEU (le cui sorti sono, dopo anni, ancora tutte da decidere).

 

La delusione più grande, in tal senso, è stata proprio quella di vedere come il regista taywanese abbia rinunciato a mettere anche solo un dito della sua mano nello girato. La pulizia tecnica che ha sempre contraddistinto le sue opere, persino Furious 7 (!), lascia infatti spazio a un montaggio mal modulato, a movimenti di macchina spesso inadeguati al contesto della scena e, soprattutto, ad un utilizzo del digitale che risulta in molti casi posticcio e artificioso (fanno eccezione la suggestiva sequenza con i "trench" e la battaglia campale sottomarina).

 

Per il resto, c’è poco altro da dire. Aquaman infatti ricalca bene o male tutti i topoi del blockbuster di fantascienza medio, il che non sarebbe di per sé un male, se ciò venisse però supportato da un ordine armonico capace di dare senso compiuto alla pellicola, cosa che qui invece non avviene. In particolare, il tutto sembra mancare di una direzione ben precisa nelle scelte stilistiche e nell’utilizzo dei toni, con frequenti cambi di registro gestiti in maniera approssimativa.

 

Il risultato è dunque un concentrato testosteronico di clichés del genere supereroistico, in salsa un po’ kitsch e un po’ dark, che vede i suoi soli pregi nel non prendersi mai troppo (o affatto) sul serio e nell’interpretazione del fisicatissimo Jason Momoa, perfettamente adeguato allo spirito tamarro del film.

 

P.S. Davvero fuori tempo massimo l' "Ocean Master" di Patrick Wilson, per caratterizzazione e recitazione.

 

P.P.S. La pseudo-cover di “Africa” firmata Pitbull, parte della OST, è probabilmente la cosa più agghiacciante che sentirete per parecchio tempo...Almeno fino al prossimo singolo di Pitbull.





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