Regia di Henry Selick vedi scheda film
“È stato molto tempo fa, più di quanto ora sembra, in un posto che, forse, nei sogni si rimembra, la storia che voi udire potrete si svolse nel mondo delle feste più liete. Vi sarete chiesti, magari, dove nascono le feste. Se così non è, direi… che cominciare dovreste!”
Tim Burton era un giovane dipendente della Disney quando nel 1982 scrisse un piccolo poema dall’incipt:
<<It was late one fall in Halloweenland,
and the air had quite a chill.
Against the moon a skeleton sat,
alone upon a hill.
He was tall and thin with a bat bow tie;
Jack Skellington was his name.
He was tired and bored in Halloweenland
Everything was always the same.>>
<<Era autunno, ad Halloween, autunno inoltrato.
E faceva molto freddo, un freddo desolato.
In cima a un colle, illuminato dalla luna,
Jack Skeletron meditava sulla sua sfortuna.
Alto, sottile, un tipo allampanato,
portava al collo un pipistrello annodato.
Era stanco di Hallowen, che noia mortale!
Ogni cosa in quel posto era sempre sempre uguale.>>
Fu così che nacque il soggetto di Nightmare Before Christmas, ma quando Burton lo propose alla Disney , la casa di produzione bocciò il progetto temendo che andasse troppo oltre i loro canoni. Dovette aspettare il 1993 per concretizzare la sua idea, grazie al successo di Batman che gli garantì moneta per autoprodursi e stima per trovare co-produttori; affidò quindi la regia all’amico Henry Selick a causa dell’ impegno nella realizzazione di Batman-Il ritorno, mantenendo comunque il controllo creativo
Si comincia quindi a costruire “il luogo dove nascono le feste”, concretizzate in cittadine popolate da creature operose intente a realizzarle.La tecnica scelta è quella del Stop-Motion, già prediletta da Burton nel suo primo cortometraggio Vincent
Il film introduce il "città di Halloween”, con la bellissima sequenza iniziale che presenta tutti i personaggi e la loro “funzione”, e che si conclude con la maestosa entrata in scena del protagonista, Jack Skeletron, il re delle zucche.
Jack Skeletron è amato e stimato da tutti gli abitanti della città, ma si trova in crisi d’identità e oppresso dalla monotonia di dover sempre organizzare Halloween.
Vagando senza meta smarrito, casualmente scopre “la città del Natale”. Affascinato da questo nuovo "mondo", decide che quest’anno sarà lui ad organizzare il Natale
I risultati saranno tragici, anche se in buona fede, perché la scelta intrapresa di Jack e compari si discosta troppo dalla loro indole.
Non credo ci sia un “non incitamento” al cambiamento ma più un avvertimento a scegliere cosa si vuol diventare, considerando la propria natura.
Il concept dark-gotico dei personaggi e della città rimane uno dei più ispirati di Burton, ogni personaggio è ben caratterizzato ed estremamente curato nei dettagli, così come le scenografie.
Lo stile narrativo richiama quello dei classici Disney con taglio musical, si discosta però dai soliti canoni fiabeschi e dalle caratteristiche atmosfere rassicuranti.
La colonna sonora di Danny Elfman fà da padrona ed è una delle migliori della carriera del compositore, che nella versione originale presta anche la voce al canto di Jack, mentre per quella italiana il compito fù affidato a Renato Zero, micidiale nel interpretare i testi delle canzoni adattati da Carla Vistarini , e sorprendentemente eccellente nelle parti recitative.
Nightmare before Christmas fu girato con l’intento di realizzare un classico di natale, ed ha i suoi richiami ad essi , come Zero, il cane di Jack, che con il suo naso rosso luminoso ricorda Rudolph la renna, ma negli anni si è spinto anche come cult di genere ed ha portato il suo personaggio di punta, Jack, a simbolo nella cultura Pop.
Il film conserva la sua magia ad ogni visione, nello stile di Burton che riesce ad fondere il cupo al divertente, nelle musiche, nei personaggi, una fiaba natalizia che fugge dal banale e risulta visivamente impattante
Voto:9
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